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Non solo con la testa fra le nuvole…

L'Osservatorio di Locarno-Monti compie 70 anni swissinfo.ch

Che tempo fa? Se c’è un argomento che interessa i comuni mortali, quasi indistintamente, è proprio la meteo.

Troppo caldo o troppa pioggia, la meteo è sulle labbra di tutti. E contribuisce a scandire il tempo della nostra vita.

Quest’anno la stazione di Locarno-Monti di MeteoSvizzera è in festa: compie infatti 70 anni. Settant’anni portati bene e al passo con l’evoluzione…dei tempi.

L’antica villa che ospitava l’”Osservatorio meteorologico e bioclimatico ticinese” oggi ha lasciato posto ad un edificio moderno, discreto, che si affaccia sul Lago Maggiore. Lì abbiamo incontrato Marco Gaia, fisico dell’atmosfera, meteorologo e persona di contattato per il settantesimo del centro meteorologico.

Gli albori della “Sonnenstube”

La storia dell’Osservatorio di Locarno-Monti la conosce bene e non solo per averla ripercorsa in diversi articoli e interviste. “Il primo passo per l’istituzione di un centro meteorologico sul versante sudalpino – ricorda Marco Gaia – risale al 1929 con l’Osservatorio bioclimatico e geofisico di Orselina”.

“L’ente nacque sull’onda dell’interesse, molto diffuso all’epoca, riguardo alla bioclimatologia, lo studio cioè degli influssi delle condizioni meteorologiche e climatiche sulla salute umana. All’inizio l’attività in Ticino – continua Gaia – fu essenzialmente finalizzata a dimostrare le qualità del clima sudalpino per scopi terapeutici”.

L’elioterapia rappresentava uno dei pochi trattamenti possibili per lenire le malattie polmonari, e fu così che il Ticino divenne famoso come “Sonnenstube”.

Il tempo viaggia anche via SMS

Da sempre il tempo, in senso meteorologico, ci appartiene per come attraversa la nostra vita. “Nel passato il legame con il tempo – ci dice ancora Marco Gaia – era molto forte nella civiltà contadina. La situazione meteorologica dettava l’attività degli agricoltori. E lo testimoniano anche i detti e proverbi”.

Se la meteo, insomma, ci ha in qualche modo sempre accompagnato, un cambiamento di rilievo si è invece registrato con l’evoluzione degli strumenti di comunicazione e di inforrmazione.

“Negli ultimi 15 anni abbiamo sicuramente riscontrato un interesse sempre più marcato, da parte della popolazione, per ricevere informazioni utili nella pianificazione del tempo libero”.

“Grazie a nuove tecnologie nel campo della comunicazione e delle previsioni, siamo in grado di soddisfare la crescente curiosità”.

Sì, perché oggi le informazioni su “che tempo farà” corrono anche via SMS o via MMS. “Si può essere informati sulle condizioni meteo ovunque, 24 ore su 24”.

La meteo à la carte

Insomma il servizio delle previsioni meteo è servito sul piatto, anche su misura. “Certamente – esclama Marco Gaia – dal momento che da diversi anni siamo in grado di offrire un servizio, a pagamento, adattato alle singole esigenze”.

Basta comporre un numero di telefono e il meteorologo, o il suo assistente, fornisce indicazioni puntuali.

“Si tratta di un’offerta – aggiunge Gaia – usata in modo costante: dai docenti per le passeggiate scolastiche, dai genitori per le nozze dei figli, dagli impresari, dagli agricoltori”.

Locarno-Monti è un po’ come una bussola apprezzata moltissimo anche oltre confine. “Spesso riceviamo anche telefonate dal Nord Italia per avere informazioni sulla meteo. Del resto il nostro osservatorio fornisce regolarmente delle previsioni anche per la fascia di confine”.

“Oggi variabile”

In 70 anni non è cambiata solo la società, ma anche gli strumenti per le previsioni. Strumenti che consentono una accresciuta attendibilità.

“I progressi e l’evoluzione tecnologica – commenta Gaia – hanno sicuramente inciso sulla durata del tempo delle previsioni. Sfogliando i giornali di 70 anni fa, ci possiamo rendere conto che le previsioni riguardavano la giornata e si riassumevano in un’unica parola: ‘oggi sereno’. Oppure: ‘oggi variabile’”.

“Ora le previsioni si estendono su dieci giorni. Le nuove tecnologie – puntualizza Gaia – non solo hanno permesso di allungare il periodo, ma hanno anche migliorato l’affidabilità. Un cambiamento non ancora apprezzato fino in fondo dall’opinione pubblica, sempre più esigente”.

A Locarno ricerca applicata e radar

Ma quali sono le caratteristiche di Locarno-Monti? “Essendo situata in una regione alpina – spiega Gaia – la stazione è confrontata con tutta una serie di problematiche meteorologiche tipiche delle regioni alpine, quindi favonio, intense precipitazioni. In questo senso siamo un po’ specialisti di tali fenomeni”.

Fiore all’occhiello di Locarno, la ricerca applicata. “Qui a Locarno da sempre abbiamo dei colleghi che si occupano di ricerca: la nostra specializzazione è la meteorologia radar, applicata soprattutto all’ambiente alpino”.

“Negli anni Sessanta-Settanta – ricorda ancora Marco Gaia – sono infatti state gettate le basi per lo sviluppo dei radar meteorologici a livello svizzero. E ancora oggi conduciamo ricerche per migliorare le caratteristiche di questi radar”.

“Per questa specializzazione siamo riconosciuti a livello internazionale. E da Locarno-Monti gestiamo l’intera meteo dei radar per tutta MeteoSvizzera”.

swissinfo, Françoise Gehring, Locarno-Monti

Il primo bollettino meteorologico destinato in modo esplicito al versante sudalpino fu emesso per la prima volta il primo maggio 1935.
Il primo passo per la creazione di un centro meteorologico risale al 1929
L’osservatorio è ubicato a 379 metri sul livello del mare

All’osservatorio di Locarno-Monti compete, per legge, anche il servizio di previsione e di allarme legati ad eventi estremi quali precipitazioni alluvionali, nevicate abbondanti, temporali violenti o raffiche di vento.

In questo campo Locarno-Monti svolse il ruolo di apripista in seguito alla drammatica alluvione del 1978. Il primo avviso di allarme fu emesso nel 1983. Questa pratica fu dapprima perfezionata in Ticino negli anni Novanta ed estesa a livello nazionale nel 2001.

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