La televisione svizzera per l’Italia

La Legge sulle imprese artigianali è storia

L'Unione delle associazioni dell'edilizia (Uae) ha deciso di non indire un referendum per salvare l'impresa sulle imprese artigianali (Lia), recentemente abrogata dal parlamento ticinese.

Contenuto esterno


La contestata Legge sulle imprese artigianali (Lia), entrata in vigore in Ticino nel febbraio del 2016 allo scopo di porre un freno alla concorrenza delle ditte d’oltreconfine, fa ormai parte del passato. 

Altri sviluppi

Altri sviluppi

Padroncini, cala il sipario sulla Legge artigiani

Questo contenuto è stato pubblicato al La contestata legge sugli artigiani (LIA), entrata in vigore in Ticino nel febbraio del 2016 allo scopo di porre un freno alla concorrenza delle ditte d’oltreconfine, è stata abrogata oggi dal Gran Consiglio cantonale che ha preso atto delle sentenze che ne hanno certificato l’incompatibilità con il diritto federale (Legge sul mercato i

Di più Padroncini, cala il sipario sulla Legge artigiani

Dopo l’abrogazione decisa dal parlamento ticinese, l’unica possibilità di sopravvivenza sulla misura sarebbe stata un referendum. Venerdì l’Unione delle associazioni dell’ediliziaCollegamento esterno ha deciso di non ricorrere a questo strumento staccando definitivamente la spina alla Lia. 

Una decisione presa a malincuore, come si può leggere in un comunicato: “Questa decisione, democratica, è scaturita essenzialmente dall’indiscutibile mancato convinto sostegno da parte della maggioranza politica e dall’esaurimento delle energie, investite senza risparmio dalla nostra Associazione per salvaguardare una legge fortemente voluta”. 

 “Nel dibattito in seno all’Uae è comunque nuovamente stata ribadita la convinzione che il progetto Lia, certamente ambizioso, ha portato indubbi benefici all’attività artigianale nel nostro Cantone, per i committenti e per gli artigiani. Il sentimento dei rappresentanti dell’Uae è ora di profonda delusione e quest’ultima va metabolizzata”, si legge.

Introdotta nel febbraio del 2016, la legge sanciva le regole cui devono sottostare le imprese artigianali che intendono operare in Ticino (obbligo di iscrizione all’albo cantonale e l’adempimento di determinati requisiti). 

Una legge controversa

Fin dall’inizio, la norma non ha avuto vita facile, soprattutto perché è risultata non essere conforme al diritto superiore federale, in particolare alle norme che garantiscono la libertà economica e il libero accesso al mercato. Non conformità sottolineata dalla Commissione sulla concorrenza e da due sentenze del Tribunale amministrativo.
 
Ora sul tema della lotta alla concorrenza dei “padroncini” italiani, sul tavolo resta un’iniziativa parlamentare che chiede di trovare una soluzione alternativa per proteggere gli artigiani ticinesi e al contempo rispettare le norme in vigore in Svizzera.

Altri sviluppi
LAvoratore su una trave, gru

Altri sviluppi

L’albo della discordia

Questo contenuto è stato pubblicato al  L’albo al tramonto di Oscar Acciari e Gaetano Agueci L’inizio sembrava promettente: a marzo 2015 il Gran Consiglio vara una legge sulle imprese artigianali (denominata Lia); è un plebiscito, tutti i parlamentari, uno solo contrario, dicono sì a questa proposta pensata per lottare contro la concorrenza sleale (soprattutto dall’Italia). Al primo impatto con la realtà…

Di più L’albo della discordia


In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR