Prospettive svizzere in 10 lingue

Nel Giura gli attivisti rovinano la festa

La testa del "Fritz" vittima dei separatisti Béliers RTS

I separatisti giurassiani hanno pubblicamente fracassato la testa del Fritz, la statua simbolo della Berna federale.

Un’azione per protestare contro la presenza del mondo politico svizzero al 25° anniversario del cantone e per ricordare che la questione giurassiana non è ancora risolta.

Colpo di scena a Delémont, la capitale del Giura, in occasione dei festeggiamenti ufficiali per il 25mo della creazione del cantone: poco dopo mezzogiorno, il gruppo Bélier ha demolito a colpi di mazza e bulino la testa della Sentinella dei Rangier.

Il monumento-simbolo del conflitto giurassiano, soprannominato anche «Fritz», alla fine degli anni ’80 era stato perfino rubato. Con la sua azione di venerdì, i separatisti del gruppo Bélier hanno voluto protestare contro la festività.

Spirito di apertura

Prima della protesta dei Bélier, il presidente della confederazione, Joseph Deiss, aveva dichiarato che la creazione del Giura, 25 anni fa, è «un esempio di soluzione pacifica a un problema di minoranza». Esprimendo l’elogio al 23esimo cantone, Deiss ha sottolineato il suo spirito di apertura.

«La creazione del cantone del Giura è, a mio avviso, la maggiore realizzazione politica che la Svizzera abbia conosciuto nel corso della seconda metà del XXesimo secolo», ha precisato Deiss.

Il presidente della Confederazione ha reso omaggio ai «padri dell’autonomia giurassiana» Roger Schaffter e Roland Béguelin. Inoltre ha ricordato il lavoro dei costituenti, essendo stato il Giura uno dei cantoni precursori in materia di diritto di voto a 18 anni, del voto degli stranieri e dell’ufficio della condizione femminile.

Ricordando la Questione giurassiana, Deiss ha sottolineato che l’Assemblea intergiurassiana – che festeggia quest’anno i suoi dieci anni – è lo strumento di una riconciliazione auspicata tra i giurassiani e i giurassiani bernesi. «È una piattaforma importante per rispondere, pacificamente e costruttivamente, agli aspetti ancora in sospeso», ha affermato.

Il presidente della Confederazione ha infine incoraggiato l’economia giurassiana a collaborare con uno dei poli economici vicini. «Essa – ha detto – deve continuare il suo cambiamento strutturale verso attività con maggior valore aggiunto.»

Dura condanna

Dal canto suo, il presidente del governo giurassiano Jean-François Roth ha condannato in termini molto duri l’azione del gruppo Bélier, che ha distrutto la testa del «Fritz» e bruciato due bandiere svizzere, affermando che si è trattato di «un’azione totalmente infondata e stupida».

«Il gruppo Bélier dà un’immagine di un Giura pronto a manifestare per niente», ha deplorato Roth. Per il presidente del governo
giurassiano, gli autonomisti «distruggono per dimostrare che esistono». Secondo Roth, l’azione non si giustifica in alcun modo: la Questione giurassiana – precisa – non è «per nulla bloccata».

Il ministro Claude Hêche, responsabile del dicastero della polizia, non ha voluto commentare la protesta dei Béliers. Il segretario generale del Movimento autonomista giurassiano (MAJ), Pierre-André Comte, ha dal canto suo dichiarato che «il Fritz sapeva che si trovava in uno stato di morte clinica». Rubata dal gruppo Bélier alla fine degli anni Ottanta, la statua si trovava in un deposito vicino a Glovelier (JU).

Fino al 1984 – quando la statua fu distrutta una prima volta dai Bélier – il «Fritz» si trovava sulla strada del Passo dei Rangiers. Nello stesso anno, dopo essere stata risistemata, la statua fu nuovamente incendiata.

Nell’agosto 1989 i Béliers ne asportarono la testa e la baionnetta. Da allora, il «Fritz» non è più tornato sul passo, dove la statua era stata eretta nel 1924 in memoria dei soldati che avevano difeso le frontiere svizzere durante la Prima Guerra mondiale.

swissinfo e agenzie

1924: inaugurazione della «Sentinella» dei Rangiers (Fritz)
1984: la statua è rovesciata una prima volta
1987: la statua è danneggia da un incendio di pneumatici
1989: la statua è nuovamente rovesciata
2004: in occasione delle celebrazioni del 25° del cantone i Béliers distruggono la testa del «Fritz»

I Béliers si battono per l’unificazione dei territori del Giura bernese nel cantone del Giura.

Il gruppo ha già compiuto parecchie azioni violente. Tra queste, un attacco all’esplosivo davanti al tribunale di Moutier (Giura bernese) nel 1985, l’abbattimento della statua della fontana della giustizia a Berna, nel 1986, e l’incendio del ponte di legno di Büren (canton Berna), nel 1989.

Nel 1993, un giovane separatista muore nell’esplosione di ordigno mentre prepara un attentato a Berna, e nello stesso anno, una bomba danneggia la casa del capo degli anti-separatisti a Courtélary, nel Giura bernese.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR