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La NASA operativa da sessant’anni

Sessanta anni fa la Nasa diventava operativa: l'1 ottobre 1958 apriva le sue attività dopo l'atto costitutivo del 29 luglio 1958. 


La Nasa iniziava le sue attività con tre centri di ricerca e due basi (una aerea e l’altra per il lancio di razzi) ereditate dalla Naca, ossia la vecchia agenzia aeronautica (National Advisory Committee for Aeronautics). Lo stesso giorno, il presidente Eisenhower emetteva un ordine esecutivo che trasferiva progetti spaziali e stanziamenti da altri programmi alla Nasa, grazie ai quali l’agenzia riceveva una ‘dote’ di 8.240 dipendenti e un budget di circa 340 milioni di dollari.

Eisenhower firmava il suo atto di nascita, a nemmeno un anno dal successo del satellite sovietico Sputnik, in piena Guerra Fredda e all’insegna della corsa allo spazio, ma oggi l’agenzia spaziale americana affronta uno spazio completamente nuovo,”senza gare con concorrenti, ma – rileva la Nasa – all’insegna di partenariati internazionali, con aziende private, con agenzie spaziali di altri paesi e centri di ricerca”. I privati, aggiunge “giocheranno un ruolo sempre più importante nello spazio: dai lanciatori, alle capsule per il trasporto dei materiali e per equipaggi, fino alla costruzione di infrastrutture nell’orbita terrestre”. 

Infatti la Nasa ha da poco presentato i primi 9 astronauti che dal 2019 affronteranno i voli sulle prime navette costruite da aziende private, laCST-100 Starliner della Boeing e la Crew Dragon della SpaceX. Dopo l’uscita di scena dello Space Shuttle, nel luglio 2011, sono i primi equipaggi che torneranno a volare su veicoli spaziali americani. Intanto, è al nastro di partenza la Campagna Nazionale per l’Esplorazione Spaziale, voluta da Donald Trump: prevede 5 tappe che gradualmente porteranno gli Usa alla’riconquista’ della Luna, con tecnologie in grado di permettere sia le operazioni sulla superficie sia nell’orbita lunare, e poi alle missioni umane dirette a Marte.

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