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MPC: terrorismo islamico, grossa operazione, due arresti in Ticino

MPC: terrorismo islamico, grossa operazione, un arresto in Ticino (foto simbolica) sda-ats

(Keystone-ATS) Grossa operazione di polizia oggi in Ticino: oltre 100 agenti hanno perquisito diversi edifici nel cantone nel quadro della lotta al terrorismo islamico. Due persone sono state arrestate.

Lo indica il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) precisando che “vi è il sospetto che siano state reclutate persone a favore dello Stato islamico o di organizzazioni associate”.

Il MPC afferma che gli agenti della cantonale e della polizia federale (fedpol) hanno perquisito anche un luogo di preghiera nel Luganese, nel quale tuttavia non sono stati compiuti arresti. L’operazione è stata eseguita nell’ambito di un procedimento penale condotto dal Ministero pubblico della Confederazione e di un’altra indagine portata avanti separatamente dal Ministero pubblico ticinese.

Il procedimento aperto dal MPC concerne una persona con la doppia nazionalità svizzera e turca, che è stata arrestata, e un cittadino turco. I due sono sospettati di aver infranto la legge federale che vieta i gruppi “Al-Qaida” e “Stato islamico” nonché le organizzazioni associate, di sostegno o partecipazione a un’organizzazione criminale (art. 260ter CP) e di violazione del divieto di rappresentazione di atti di cruda violenza (art. 135 CP).

Il turco-svizzero – che stando a un portavoce del MPC intervistato dalla RSI non stava progettando attentati ma stava reclutando persone disposte a recarsi nelle zone di crisi – è impiegato presso una società di sorveglianza con sede nel Bellinzonese e attiva presso il centro richiedenti l’asilo di Camorino. La polizia cantonale ticinese ha poi informato di aver fermato anche il titolare di tale società, un 36enne svizzero.

Quest’ultimo è sospettato di aver infranto la legge sul lavoro e quella sulle attività private di investigazione e sorveglianza. L’uomo è pure indagato per usura, sequestro di persona e altri atti di violenza nei confronti di almeno un richiedente l’asilo ospitato presso il centro di Camorino. L’attività di sicurezza del centro è nel frattempo stata affidata ad un’altra società.

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