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Morto a 102 anni il padre dell’LSD

Albert Hofmann ad una conferenza tenuta due anni fa a Basilea Reuters

Il chimico svizzero Albert Hofmann, noto a livello mondiale per aver sviluppato nel 1938 la droga sintetica, si è spento martedì a Burg im Leimental, nel canton Basilea campagna, all'età di 102 anni.

Incaricato negli anni ’30 di eseguire degli studi sui composti attivi di alcune piante, in particolare un fungo velenoso della segale cornuta, Hofmann era riuscito nel 1938 a sintetizzare il 25esimo composto della dietilamide dell’acido lisergico, diventato poi famoso in tutto il mondo quale LSD.

Impiegata inizialmente in ambito medico-terapeutico, questa sostanza si era fatta conoscere negli anni ’60 per le sue proprietà allucinogene, apprezzate in particolare dalla generazione hippie. Lo stesso Hofmann fu il primo a sottoporsi alla prova della droga allucinogena, incorrendo durante gli esperimenti in varie overdose dalle quali uscì indenne e senza alcun danno alla sua materia grigia.

Trip psichedelico

Nato nel 1906 a Baden, nel canton Argovia, Hofmann si laureò in chimica all’Università di Zurigo nel 1929, diventando ben presto direttore di ricerca nel dipartimento dei prodotti naturali del gruppo farmaceutico basilese Sandoz. Nell’aprile del 1943, cinque anni dopo aver messo a punto l’LSD-25, il chimico basilese Hoffmann ne scoprì per caso gli effetti psichedelici. Alcune gocce cadute sulla sua mano, gli provocarono strane sensazioni e visioni: il primo “trip sintetico” della storia.

Due anni fa, in occasione del suo centenario, ancora lucido e ben presente, il chimico basilese aveva raccontato: “All’improvviso ho sentito delle percezioni già avute da bambino. Non sapevo cosa le avesse prodotte, ma sapevo che si trattava di una cosa importante”.

Tornato alle provette tre giorni dopo, Hofmann consumò deliberatamente 250 microgrammi di LSD e sperimentò effetti molto più intensi: angoscia, vertigini, visioni soprannaturali, oggetti che si muovevano nello spazio, sentimenti di felicità e di gratitudine. A fine giornata, il chimico realizzò però anche quali pericoli poteva comportare l’uso indiscriminato della sostanza, che andava assunta solo in determinate circostanze.

Droga numero uno degli hippie

In seguito a questa esperienza, Hofmann continuò la ricerca sugli effetti dell’LSD e la casa farmaceutica Sandoz lo immise sul mercato nel 1949, sotto il nome di Delysid. Visto che la condizione vissuta sotto il suo effetto era simile a una “malattia mentale sperimentale”, venne considerato uno strumento prezioso nella psicoterapia: aiutava il terapista a trovare accesso all’inconscio del paziente.

Tuttavia, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, l’LSD divenne uno strumento spirituale, mistico e religioso, allontanandosi dalla ricerca e dalla cura delle patologie psichiatriche. Negli Stati Uniti in particolare, l’LSD divenne la droga “numero uno” del movimento hippie.

La protesta giovanile scatenò un’ondata repressiva e la scoperta di Hofmann divenne oggetto di una dura campagna mediatica. La reazione alla diffusione dell’LSD e al crollo dei valori conservatori ebbe una certa eco in America, tanto che nel 1966 la Sandoz cessò la sua vendita e un anno dopo l’LSD venne messa al bando.

Riscoperta delle sue proprietà terapeutiche

Il consumo per ragioni mediche non si è tuttavia interrotto, anche se è diventato marginale. Altre terapie e sostanze più efficaci hanno sostituito man mano l’LSD. Il suo impiego a scopi teraupeutici ritorna però ad interessare medici e psicoteurapeuti.

Ad inizio gennaio, in Svizzera ha preso avvio un progetto pilota con 12 pazienti, ai quali viene somministrata una dose di 200 microgrammi di LSD o una sostanza placebo. L’esperimento, che durerà due anni, dovrà consentire agli esperti di verificare se l’uso dell’LSD permetterà di lenire le angosce di pazienti terrorizzati dall’idea della morte e se la sostanza potrà essere somministrata senza rischi.

Tra i 100 geni viventi

Rimasto ricercatore nei laboratori del gruppo basilese Sandoz sino al 1971 Albert Hofmann, si era poi ritirato a Burg, nei pressi di Basilea, dove aveva proseguito i suoi studi e le sue letture, partecipando pure a incontri e dibattiti sui tanti blog in suo onore su internet.

Sempre in occasione del suo 100esimo anniversario, il celebre chimico basilese aveva dichiarato di non stupirsi di essere entrato nella storia unicamente come “Mister LSD”. “È comunque un prodotto speciale, in quanto agisce sulla coscienza, che ci distingue dagli animali”.

Nell’ottobre del 2007, Albert Hofmann era stato inserito nella classifica dei 100 “geni viventi”, in prima posizione al fianco di Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web. Era inoltre membro del Comitato per il Nobel, collega dell’Accademina mondiale delle scienze, membro della Società internazionale sulla ricerca delle piante e della Società americana di farmaceutica.

swissinfo e agenzie

L’LSD è basato sull’acido lisergico, che si trova nell’ergot, un fungo parassita della segale, usato per secoli dalle ostetriche per accelerare il parto. Le prime ricerche puntavano a isolarne la sostanza chimica che produceva questo effetto.

Il lavoro di Hofmann sull’ergot ha prodotto una serie di farmaci importanti, come per esempio quello utilizzato ancora oggi per prevenire l’emorragia dopo il parto.

Ma è stato il 25esimo composto da lui sintetizzato, la dietilamide dell’acido lisergico (LSD), ad avere il maggior impatto a livello mondiale. Se ingerita, questa sostanza e i suoi derivati provocano la cosiddetta “febbre del pellegrino” o ergotismo, i cui sintomi sono deliri allucinatori e forti dolori alle gambe.

Introdotto dalla Sandoz nel 1949, come farmaco psichiatrico, l’LSD venne successivamente bandito nel 1966 a causa del suo uso extra-clinico negli Stati Uniti (era diventato il simbolo della cultura hippie) e nel resto del mondo.

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