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Ricordo di Tina Anselmi, prima ministra in Italia


Dalle Teche della Radiotelevisione svizzera, un'intervista a Tina Anselmi del 1976, anno in cui fu nominata ministro del Lavoro. Partigiana, poi sindacalista, era entrata in politica con la DC.

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 novembre 2016 - 22:10
tvsvizzera.it/ri con RSI (Teche / TG del 01.11.2016)

L'Italia perde un importante personaggio politico. È morta martedì all'età di 89 anni Tina Anselmi, la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministra della Repubblica Italiana. Accadeva nel luglio del 1976 a capo del dicastero del Lavoro e della previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti.

Dopo un passato da partigiana e sindacalista entrò in politica con la Democrazia cristiana, per la quale fu più volte eletta in Parlamento. In seguito all'incarico di ministra del Lavoro, fu anche ministra della Sanità e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale.

Il suo impegno per le pari opportunità e contro la loggia massonica della P2, ha detto martedì il premier Renzi, sono state un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà. I funerali di Tina Anselmi saranno celebrati venerdì nel Duomo di Castelfranco Veneto.

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