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Sconti assicurativi per chi condivide i suoi dati sanitari

Negli Stati Uniti, le assicurazioni offrono sconti anche ai clienti diabetici che usano pompe insuliniche impiantabili. Keystone

Alcune assicurazioni sanitarie svizzere hanno iniziato a offrire sconti a quei clienti che accettano di comunicare la loro attività fisica quotidiana attraverso dispositivi indossabili. Uno sviluppo che suscita numerosi interrogativi riguardo alla privacy.

Le norme svizzere sulla protezione dei dati non hanno dissuaso le casse malattia. Attualmente due di esse – la CSS e la Swica – offrono ai loro clienti la possibilità di diminuire la loro fattura assicurativa facendo una certa attività fisica quotidiana, monitorata attraverso braccialetti connessi e smartphone.

Dal primo luglio, la CSS propone l’opzione myStep planCollegamento esterno: la persona che sottoscrive questa offerta, riceve uno sconto di 40 centesimi per ogni giorno in cui fa almeno 10’000 passi.

«Finora 2’800 persone hanno aderito a questa proposta. Riteniamo che sia stato un successo, soprattutto in un lasso di tempo così breve», indica a swissinfo.ch la portavoce della CSS Nina Mayer.

Altri sviluppi

Il Benevita planCollegamento esterno della Swica offre dal canto suo riduzioni a quei clienti che accettano di collegare il loro smartphone o un dispositivo indossabile a una piattaforma online e che raggiungono determinati obiettivi. Per sviluppare la tecnologia di questa offerta, l’assicurazione malattia ha siglato un partenariato con la società di telecomunicazioni Swisscom.

Nuova normalità?

«Con la digitalizzazione, è inevitabile che vi saranno dei cambiamenti. In ambito stradale, ciò è già avvenuto pochi anni fa con l’introduzione della scatola nera nelle auto», osserva Sabine Alder, dell’Associazione svizzera d’assicurazioni.

Nell’ambito dell’assicurazione malattia obbligatoria, che poggia sul «principio di solidarietà» (l’età o lo stato di salute non entrano in considerazione nel calcolo dei premi), non è possibile offrire simili sconti. Tuttavia, nulla impedisce alle casse di proporre riduzioni nel quadro delle assicurazioni complementari.

La trasmissione dei dati sanitari solleva non pochi interrogativi sul diritto alla privacy. I dispositivi indossabili possono infatti registrare non solo parametri come il numero di passi, ma anche la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna o la qualità del sonno.

«I consumatori svizzeri condividono già dati personali con aziende come Google e Apple. Sono più protetti se lo fanno con assicurazioni svizzere, che sono soggette alle norme elvetiche in materia di privacy», sostiene Christophe Kaempf di Santésuisse, l’associazione ombrello delle assicurazioni malattia.

La legge svizzera sulla protezione dei dati sarà oggetto di una revisione a partire da questo autunno. Uno dei principali obiettivi è di adeguare le disposizioni agli sviluppi tecnologici. Il dibattito sulla trasmissione dei dati sanitari è quindi appena iniziato.

Traduzione di Daniele Mariani

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