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Minneapolis: ancora scontri, rogo fuori commissariato

La rabbia dei manifestanti a Minneapolis KEYSTONE/AP/John Minchillo sda-ats

(Keystone-ATS) Terza notte di disordini a Minneapolis in seguito alla morte di George Floyd per mano di un poliziotto. Le proteste si sono estese a tutti gli Stati Uniti.

Un incendio è esploso all’esterno del commissariato degli ex agenti coinvolti nella morte di Floyd e l’edificio, assediato dai manifestanti, è stato abbandonato. Un corteo ha marciato verso il centro della città chiedendo giustizia e scandendo slogan contro la polizia e il presidente statunitense Donald Trump.

In campo è scesa anche la Guardia Nazionale per evitare il ripetersi di scontri, saccheggi ed atti di vandalismo e violenza. Gruppi di dimostranti si sono recati anche davanti all’abitazione di uno degli ex agenti, quello che premendo sul collo di Floyd col ginocchio ha finito per soffocarlo.

In seguiro, non distante dal luogo in cui Floyd è stato soffocato, un gruppo di facinorosi ha incendio è esploso all’esterno del commissariato degli ex agenti coinvolti nella morte di Floyd e l’edificio, assediato dai manifestanti, è stato abbandonato. Un corteo ha marciato verso il centro della città chiedendo giustizia e scandendo slogan contro la polizia e il presidente statunitense Donald Trump. Non distante dal luogo in cui Floyd è stato soffocato, un gruppo di facinorosi ha tentato di assaltare un mall ma è stato respinto dai gas lacrimogeni della polizia.

I media locali riportano come i manifestanti sono riusciti ad entrare nel commissariato frantumando i vetri delle finestre, vandalizzando gli uffici e dando alle fiamme parte dell’edificio. Quest’ultimo è stato evacuato per sicurezza, dopo che gli agenti hanno esploso alcuni proiettili di gomma contro i dimostranti. Altri edifici della zona sono stati vandalizzati appiccando dei fuochi.

Il presidente statunitense ieri sera ha definito “uno spettacolo scioccante” il video in cui Floyd viene soffocato da un poliziotto fino alla morte. Il presidente americano ha poi lanciato un appello perchè finiscano i disordini di Minneapolis.

Nel frattempo le proteste si diffondono in tutto il Paese e almeno 30 persone sono state arrestate a New York dove centinaia di persone sono scese in strada a Manhattan per esprimere la propria rabbia ctentato di assaltare un mall ma è stato respinto dai gas lacrimogeni della polizia.

I media locali riportano come i manifestanti sono riusciti ad entrare nel commissariato frantumando i vetri delle finestre, vandalizzando gli uffici e dando alle fiamme parte dell’edificio. Quest’ultimo è stato evacuato per sicurezza, dopo che gli agenti hanno esploso alcuni proiettili di gomma contro i dimostranti. Altri edifici della zona sono stati vandalizzati appiccando dei fuochi.

Il presidente statunitense ieri sera ha definito “uno spettacolo scioccante” il video in cui Floyd viene soffocato da un poliziotto fino alla morte. Il presidente americano ha poi lanciato un appello perchè finiscano i disordini di Minneapolis.

Nel frattempo le proteste si diffondono in tutto il Paese e almeno 30 persone sono state arrestate a New York dove centinaia di persone sono scese in strada a Manhattan per esprimere la propria rabbia contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani.

Momenti di tensione attorno a City Hall della Grane Mela, la sede del municipio, dove c’è stato un lancio di bottiglie e di altri oggetti verso gli agenti. Un manifestante è stato arrestato per possesso di armi, altri per aver gettato in strada i secchi dell’immondizia e aver bloccato la circolazione.

Proteste anche in molte altre città d’America, tra cui Oakland, in California. Cortei e sit in anche a Chicago e San Francisco. A Minneapolis alcune auto sono state bruciate ma la situazione sembra più calma rispetto alle due sere precedenti.

A Denver, in Colorado, molti dimostranti hanno bloccato alcune arterie stradali della citt ed è scattato il lockdown dello State Capitol, l’assemblea statale, dopo che alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati mentre era in corso una manifestazione per protestare contro la morte di George Folyd, a Minneapolis, per mano della polizia.

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