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Da Airbus al parmigiano, i timori di Roma per i dazi statunitensi

Pompeo e Di Maio
Pompeo si tratterrà in Italia fino a venerdì. Mercoledì ha incontrato il nuovo ministro degli esteri Luigi Di Maio. Keystone / Fabio Frustaci

Mentre il Segretario di Stato statunitense Mike Pompeo è in visita in Italia, il dossier che preoccupa in modo particolare Roma è quello della nuova ondata di dazi americani verso l'Ue che potrebbero colpire duramente le esportazioni agroalimentari italiane.


Pompeo è atterrato martedì a Fiumicino alla vigilia di un pronunciamento dell’Organizzazione mondiale del commercio molto temuto dalle cancellerie europee: l’entità delle compensazioni che Washington potrà chiedere all’Ue per gli aiuti a Airbus, giudicati illegali. Si tratta di 7 miliardi di euro, che gli statunitensi potrebbero trasformare in tariffe aggiuntive ai prodotti europei. 

L’Italia, che peraltro non fa parte del consorzio europeo dell’aviazione, rischia comunque di pagarne le conseguenze nel settore dell’export agroalimentare.

 Quanto il tema sia sensibile lo dimostra il fatto che è stato il presidente Sergio Mattarella a introdurlo nel suo colloquio con Pompeo martedì. 

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Anche il premier Giuseppe Conte ha evocato i dazi con il ministro degli Esteri americano a Palazzo Chigi. Non prima di aver bloccato un’inviata delle programma le Iene che aveva tentato, polemicamente, di consegnare a Pompeo una forma di parmigiano.

Il premier ha sottolineato che, nella misura in cui le due economie sono integrate, rispondere al dossier Airbus colpendo i prodotti agroalimentari italiani, che rappresentano la maggior parte dell’export negli Usa, sarebbe un duro colpo per l’Italia, in un momento in cui si cerca di rilanciare l’economia. 

Da parte sua Pompeo ha chiarito di non essere direttamente responsabile del dossier, ma ha comunque assicurato di comprendere tali preoccupazioni. Tanto è vero che, in serata, Palazzo Chigi ha reso noto che “si è concordato sull’opportunità di rafforzare ulteriormente le già eccellenti relazioni economico-commerciali, con riferimento anche alle opportunità di crescita offerte dalla cooperazione industriale e alla questione dei dazi”.

Cina e 5G

Giovedì Pompeo ha incontrato ministro degli esteri Luigi di Maio. Durante il colloquio è emerso che, se la principale preoccupazione italiana nei suoi rapporti con gli USA sono i dazi nell’agroalimentare, per Washington sono invece le relazioni tra Roma e Pechino. Pompeo ha messo in guardia in particolare contro lo sviluppo della rete 5G con tecnologia cinese in Italia. 

La Cina ha un approccio predatorio nei suoi investimenti”, ha detto il Segretario di Stato USA e rappresenta “una minaccia comune”.

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