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Migliora la salute psichica degli svizzeri

Una maggioranza di svizzeri sente di avere la propria vita in mano imagepoint

Il 55% della popolazione svizzera ritiene di essere emotivamente stabile. Nel 1992 questa quota era appena del 45%, afferma l'Ufficio federale di statistica in uno studio presentato giovedì.

D’altro canto gli svizzeri – e soprattutto gli uomini – fanno più spesso ricorso agli specialisti, segno di una maggiore attenzione per i disturbi psichici.

La popolazione svizzera soffre di meno problemi psichici rispetto al recente passato, ma ricorre più spesso all’aiuto di un medico. È quanto emerge dal secondo rapporto sull’argomento pubblicato giovedì dall’Osservatorio svizzero della salute (Obsan).

Il documento, che giunge a quattro anni dal primo rapporto, presenta vari dati relativi a periodi diversi. Si viene così a sapere che nel 2002, il 55% della popolazione si definiva emotivamente stabile, contro il 45% del 1992, e che il 60% del campione si riteneva rilassato e mentalmente equilibrato.

Sarebbero anche diminuiti i disturbi di lieve entità quali senso di abbattimento, pessimismo, nervosismo e disturbi del sonno, scesi dal 40% al 30%. Un discorso analogo vale per i problemi psichici cronici, la cui incidenza si è tendenzialmente ridotta.

Un’evoluzione che non stupisce Hans Kurt, presidente della Società svizzera di psichaitria e psicoterapia. «Quando l’economia va male c’è più disoccupazione e maggiori problemi familiari. Se una persona non trova lavoro per anni, è facile che scivoli nella depressione».

«In ogni caso i dati sono positivi solo se paragonati con lo studio precedente. Un 45% continua ad affermare di avere problemi psichici. È una percentuale molto alta».

Maggior numero di persone in terapia

Secondo lo studio è d’altro canto lievemente cresciuto (rispetto al 1997) il numero di persone che si reca in terapia: sono più numerosi gli uomini che le donne a cercare aiuto in questo senso, un dato che secondo l’OBSAN sorprende se si pensa che la letteratura specialistica in genere sostiene il contrario.

L’incremento del numero di trattamenti è evidente anche nell’ambito dell’assicurazione invalidità: dal 1986 al 2005, la quota di rendite AI assegnate a persone affette da patologie psichiche è salita dal 20% al 37%.

Per godere di una buona salute psichica sono necessarie due condizioni: la capacità di superare psicologicamente situazioni di stress e la presenza di sostegno emotivo nell’ambiente circostante, fa presente l’OBSAN, un’unità dell’Ufficio federale di statistica creata su mandato di Confederazione e cantoni.

Un quinto della popolazione svizzera sembra non riuscire a tenere sotto controllo la propria vita e si sente in balia dei problemi che non sa controllare. Questa quota è maggiore fra le donne e i giovani.

swissinfo e agenzie

Oltre a presentare il rapporto sulla salute psichica, l’Ufficio federale di statistica ha reso noto giovedì gli ultimi dati demografici.

Alla fine del 2006 la Svizzera contava 7’508’700 abitanti, 49’600 in più rispetto all’anno prima.

Il tasso di crescita – 0,7% – è rimasto praticamente invariato dal 2000.

L’incremento naturale della popolazione (73’400 nascite e 60’300 decessi) ha contribuito per circa un quarto all’aumento totale.Il resto è da attribuire all’immigrazione.

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