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Micheline Calmy-Rey alla corte del re di Spagna

Da sinistra: il principe Felipe, la regina Sofia, Micheline Calmy-Rey e il re Juan Carlos nel Palazzo della Zarzuela Keystone

La presidente della Confederazione è stata accolta in pompa magna a Madrid dal re Juan Carlos, dalla regina Sofia e dal principe Felipe. Il re ha manifestato il suo «sostegno alla Ginevra internazionale».

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 giugno 2007 - 20:19

Martedì, secondo e ultimo giorno della visita, Calmy-Rey avrà un colloquio con il premier spagnolo Zapatero.

Micheline Calmy-Rey è stata accolta alla scaletta dell'aereo poco dopo le 11 all'aeroporto madrileno di Barajas dal ministro degli esteri Angel Moratinos. Inni nazionali e rassegna del picchetto d'onore, in un clima caloroso, a testimonianza delle buone relazioni tra i due Paesi. Poi il corteo ha preso la via del Palazzo della Zarzuela.

Un omaggio a Nadal

Nel lussuoso salone principale della sua residenza privata, re Juan Carlos di Spagna ha affermato che era per lui «un vero onore» accogliere la presidente della Confederazione, ma non ha potuto fare a meno di fare allusione alla finale del torneo di tennis di Roland Garros, in cui lo spagnolo Nadal ha avuto la meglio sull'elvetico Federer. «Un ottimo match», ha esclamato il re.

Dal canto suo Calmy-Rey ha volontariamente aggirato l'usanza che richiede di far la riverenza a re Juan Carlos.

«Svizzera e Spagna sono unite da forti legami - ha detto la presidente della Confederazione ai giornalisti al termine del colloquio - che si sono forgiati attraverso la presenza dell'immigrazione». In Svizzera vive una comunità spagnola che conta 90'000 persone, ma anche quella elvetica in terra iberica è numerosa, con 23'000 confederati.

La presidente della Confederazione ha anche espresso soddisfazione per l'interesse dimostrato dal re Juan Carlos per il ruolo di Ginevra come città sede di istituzioni internazionali.

«Voi ci prestate il mare che a noi manca»

Dopo il colloquio c'è stato il trasferimento a Palazzo Reale, per una colazione offerta in onore dell'ospite. Prima del pranzo, il re ha voluto sottolineare i suoi legami particolari con la Svizzera, avendo trascorso una parte della fanciullezza a Losanna, durante gli anni di esilio della famiglia reale, allorché il dittatore Franco salì al potere.

«I legami tra i due Paesi sono intensi e in perpetua crescita» sia da un profilo economico che politico, culturale e perfino sportivo, ha detto il sovrano. E ha parlato della coppa America di vela, in svolgimento a Valencia. «Voi ci prestate il mare che a noi manca», ha ribattuto Calmy-Rey, rilevando inoltre come la Spagna sia un partner economico importante per la Svizzera.

Al termine del pranzo, su invito del suo omologo Miguel Angel Moratinos, Micheline Calmy-Rey è partita per Cordova, per la visita alla famosa moschea-cattedrale.

Visitando in serata la famosa Mezquita la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha dichiarato che essa è un alto simbolo di coesistenza tra civiltà e religioni, e la Svizzera ha bisogno di un luogo simile.

«È necessario avanzare nella reciproca comprensione, senza pertanto rinunciare alla propria identità. La coesistenza è possibile fintanto che la religione non viene strumentalizzata dalla politica», ha detto Calmy-Rey, ribadendo inoltre la propria opposizione all'iniziativa contro la costruzione di minareti in Svizzera.

Colloquio con il premier

Martedì, di ritorno a Madrid, la presidente della Confederazione sarà ricevuta dal premier José Luis Rodriguez Zapatero. I colloqui verteranno sulle relazioni bilaterali.

Saranno anche affrontati temi d'attualità internazionale come la situazione politica in America Latina, i recenti sviluppi in Medio Oriente e nei Balcani, nonché le questioni migratorie nel contesto mediterraneo.

Micheline Calmy-Rey tornerà nuovamente in Spagna il 22 e il 23 giugno per assistere, a Valencia, alla partenza della regata finale della Coppa America, durante la quale l'imbarcazione svizzera Alinghi difenderà il titolo.

swissinfo e agenzie

Fatti e cifre

La crescita dell'economia spagnola è una delle più sostenute d'Europa, con il 3,4% nel 2005 (3,1% nel 2004).
In dieci anni gli scambi commerciali tra la Svizzera e la Spagna sono praticamente raddoppiati.
Nel 2006 le importazioni svizzere hanno raggiunto gli oltre 4 miliardi di franchi e le esportazioni i 7 miliardi.
Dal 1990 al 2000 il numero di residenti spagnoli in Svizzera è diminuito da 116'000 a 83'000 persone.
Secondo l'Organizzazione degli svizzeri all'estero (OSE), 22'680 svizzeri vivono in Spagna. È la quinta comunità svizzera in Europa, dopo la Francia, la Germania, l'Italia e la Gran Bretagna.

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