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Miami, si aggrava il bilancio

Una sedia da ufficio e un letto a castello si vedono in una stanza ormai priva di pareti esterne
Ignote per ora le cause del dramma David Santiago / Miami Herald

Continuano le disperate ricerche delle decine di dispersi tra le macerie dell’edificio crollato a Surfside, poco lontano da Miami (Florida, USA), nella notte tra mercoledì e giovedì. Almeno quattro persone sono morte, ma più passano le ore e più il bilancio potrebbe aggravarsi. Finora 35 sono state estratte dalle macerie L’edificio si è letteralmente appiattito come un pancake e questo significa che non avremo il successo che vogliamo nel trovare persone vive”, ha dichiarato il sindaco di Surfside Charles Burkett.

 Tra i dispersi si trovano anche sei membri della famiglia presidenziale paraguaiana: la sorella della “first lady”, il marito, tre figli e una bambinaia.

Non sono ancora note le cause del crollo di parte dell’edificio di 12 piani. “È difficile immaginare come sia potuto accadere, gli edifici non cadono giù da soli” ha aggiunto il primo cittadino.

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I soccorritori stanno intanto scavando un tunnel nel parcheggio sotterraneo per tentare di raggiungere i sopravvissuti ed evitare ulteriori crolli.

Il crollo ha interessato un condominio a forma di L costruito nel 1981 con oltre 130 unità, di cui circa 80 occupate. A collassare è stata una delle tre ali: balconi e pavimenti degli appartamenti sono caduti uno sopra l’altro.

Intanto il presidente statunitense Joe Biden ha approvato lo stato d’emergenza per la Florida, che ora potrà accedere ad aiuti federali e la protezione civile USA è stata autorizzata a “coordinare gli sforzi con l’obiettivo di alleviare” le difficoltà e offrire adeguata assistenza.

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