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Meno morti sulle strade svizzere

La prevenzione porta i suoi frutti: il numero di morti dovuti a eccesso di velocità è in calo Keystone

Nel 2006 sulle strade svizzere sono morte 371 persone: 38 in meno rispetto all'anno precedente.

Questo contenuto è stato pubblicato il 20 febbraio 2007 - 11:13

Rimane invece pressoché invariato attorno a 5000 il numero di feriti gravi. Gli incidenti dovuti ad abuso di alcol provocano meno morti ma più feriti.

Continua a scendere il numero delle vittime stradali: nel 2006 sulle strade svizzere sono morte 371 persone, in diminuzione del 9% rispetto all'anno precedente. Lo ha reso noto martedì in un comunicato l'ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi).

Dal rilevamento annuale effettuato dall'upi presso le polizie cantonali, spicca in particolare il calo dei morti per gli incidenti dovuti all'alcool (da 79 a 64, -19%) e alla velocità (da 178 a 126, -29%), le due cause principali degli incidenti.

Stagnazione per i feriti gravi

Secondo l'upi, i risultati mostrano palesemente che la prevenzione ha imboccato la strada giusta, ma che sono necessarie ulteriori misure concrete. È infatti "molto spiacevole" – si sottolinea nella nota - che il numero dei feriti gravi si situi ancora al livello di oltre 5000 persone.

Più in dettaglio, per gli incidenti dovuti alla velocità, il numero dei feriti gravi, al contrario di quello dei morti, è rimasto invariato (1244), mentre gli incidenti correlati all'alcool sono persino aumentati del 9% (da 655 a 711).

L'upi ritiene urgenti specialmente i provvedimenti per gli utenti della strada più deboli: nel 2006, il 30% dei morti erano infatti ciclisti e pedoni. Gran parte di questi incidenti avviene nei centri abitati, dove pertanto occorrono maggiori misure di sicurezza.

Intensificare i controlli

D'altro canto, ogni anno circa 1700 feriti gravi rimangono invalidi, almeno in grado parziale. Per questo motivo, l'upi propugna l'obiettivo del Consiglio federale di ridurre, entro il 2010, a 300 il numero dei morti e a 3000 quello dei feriti gravi nella circolazione stradale.

Per tale obbiettivo, si afferma nella nota, sono però necessari ulteriori sforzi concreti, come indicato dal programma nazionale di sicurezza stradale Via sicura.

La direttrice dell'upi Brigitte Buhmann ha detto alla radio svizzera tedesca DRS che intende prendere contatto con le polizie cantonali affinché intensifichino i controlli dell'alcolemia. L'upi interverrà inoltre presso le autorità affinché sia introdotto il limite "dello zero per mille" per in nuovi conducenti.

swissinfo e agenzie

Paragone internazionale

Lo scorso anno in Svizzera il numero di morti sulle strade è diminuito del 9% a 371.

Con 4703 morti nel 2006 la Francia ha registrato una diminuzione dell'11,6% del numero di vittime della strada rispetto al 2005. La tendenza al ribasso è iniziata nel 1973 (quando i morti erano ancora 16'000) e si è accelerata negli ultimi cinque anni con una diminuzione del 43% del numero di decessi.

In Germania il numero di vittime della strada è calato nel 2005 di 500 unità (5360 morti in totale). Nel 1980 i morti erano ancora 15'000.

In Austria lo scorso anno la strada ha causato 370 vittime. Il numero di decessi si è ridotto di circa un terzo in 15 anni.

In Italia nel 2005 si registravano 5400 vittime della strada (-5% rispetto al 2004).

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