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Max Havelaar continua a brillare

Produzione di tessili "equi" per Max Havelaar. Pia Zanetti

La fondazione svizzera per il commercio equo ha visto lo scorso anno il proprio giro d'affari salire a 221 milioni di franchi, in crescita del 5% rispetto al 2004.

Con 30 franchi spesi in media per persona, gli svizzeri sono i maggiori consumatori al mondo di prodotti solidali.

Nonostante la crescente pressione sui prezzi nel settore della vendita al dettaglio, il commercio equo continua a tirare in Svizzera.

Grazie alla vendita dei loro prodotti in Svizzera, lo scorso anno i produttori del sud del pianeta hanno ottenuto ricavi supplementari per 13,5 milioni di franchi (12,6 milioni nel 2004), pari ad un 37% in più di quanto avrebbero ottenuto in un sistema di compravendita tradizionale, indica mercoledì in un comunicato la società con sede a Basilea.

Nel mondo oltre 1 milione di contadini e altri lavoratori beneficiano, grazie ai prodotti certificati da Max Havelaar, di prezzi equi, migliori condizioni di lavoro ed elevati standard ambientali, prosegue la nota.

A livello internazionale le vendite hanno raggiunto un nuovo record: 1,7 miliardi di franchi.

Alimentari in crescita, tessili deludenti

In Svizzera i fiori Max Havelaar, introdotti nell’assortimento di vendita nel 2001, hanno visto il fatturato crescere del 10%.

Il settore delle banane ha invece subito un calo dell’1,8%, mentre il caffé registra di nuovo una crescita, pari al 5,5%.

Il giro d’affari dei tessili – lanciati nel 2005 – è risultato invece inferiore alle attese, ammette la Fondazione senza fornire cifre al riguardo.

La crescita più vigorosa è stata registrata dagli ananas, le cui vendite lo scorso anno sono aumentate del 25,5% a 4,76 milioni di franchi, occupando una quota di mercato del 17%.

Migliori condizioni di vita

La Fondazione Max Havelaar è nata nel 1989 in Olanda dal sogno di Nico Roozen e di Frans van der Hoff di creare relazioni commerciali più giuste tra paesi ricchi e paesi poveri.

Lo scorso anno oltre 500 aziende di 50 paesi erano certificate Max Havelaar. In totale, più di 5 milioni di persone nel mondo beneficiano del commercio equo, ciò che permette loro di migliorare le proprie condizioni di vita.

La crescente pressione sui prezzi nel commercio al dettaglio preoccupa i produttori. La Fondazione Max Havelaar intende quindi mobilitarsi ancora maggiormente nell’espansione del commercio equo in Svizzera, creando nuovi canali di distribuzione e ampliando l’offerta, ha concluso la società.

swissinfo e agenzie

Max Havelaar è l’eroe di un romanzo, uscito nel 1865, che denunciava l’oppressione dei piccoli contadini nelle ex colonie olandesi d’Indonesia.

Il marchio Max Havelaar è stato creato nel 1989 nei Paesi Bassi.

Nel 1992, sei organizzazioni umanitarie svizzere hanno creato la fondazione Max Havelaar Svizzera : Pane per il Prossimo, Caritas, Azione quaresimale, EPER, Helvetas e Swissaid.

La fondazione commmercia caffè, banane, ananas, fiori, succhi d’arancia, etc. Ma anche prodotti non-alimentari come palloni da calcio, legna e tessili.

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