Mariupol si è arresa ai russi
Il Governo ucraino ha ammesso la resa a Mariupol dei soldati della 36esima brigata, fatti prigionieri dai russi.
A Mariupol il Governo ucraino ha ammesso la resa di soldati della 36esima brigata: "Sono stati fatti prigionieri dai russi, ma non si tratta di 1'000 uomini. Sono molti meno", ha detto l'ufficio presidenziale, che non ne specifica, però, il numero.
Dal Mar Nero, intanto, sono giunte altre notizie: l'incrociatore Moskva, nave ammiraglia della flotta russa (16 missili da crociera, gittata di 700 chilometri), è stato gravemente danneggiato. Kiev rivendica la responsabilità, affermando di averlo colpito con due razzi, ma Mosca afferma che si è trattato di un incidente(a bordo sarebbe scoppiato un incendio che ha poi provocato l'esplosione delle munizioni trasportate).
Le versioni contrastano, ma si tratta comunque di un colpo duro per Mosca: si trattava di una delle navi militari più potenti a disposizione della Russia.
Potrebbero ora esserci nuovi attacchi nella città portuaria di Odessa, dove dopo due esplosioni avvenute non lontano dal porto giovedì mattina, alla popolazione è stato chiesto di restare al riparo.
Continuano intanto i bombardamenti in altre città ucraine: a Donetsk, a Zaporizhzhia e soprattutto a Kharkiv, sempre sotto assedio e dove i raid dell'aviazione russa, stando a quanto dichiarato dalle autorità regionali, sarebbero particolarmente intensi.
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