Prospettive svizzere in 10 lingue

Marco Camenisch condannato a 17 anni di prigione

Nuova, severa condanna per il ribelle grigionese... Keystone

La Corte d’assise di Zurigo ha riconosciuto il ribelle poschiavino di 52 anni colpevole dell’assassinio di una guardia di frontiera a Brusio nel 1989.

Marco Camenisch è stato invece prosciolto dall’accusa di tentato assassinio di una guardia carceraria a Regensdorf nel 1981.

Marco Camenisch, accompagnato da due agenti di sicurezza, si avvicina spedito alla sua sedia. Pantaloni blu, T-shirt con disegni di bambini ed i capelli grigi che raggiungono lo schienale.

Nella sala trovano posto un centinaio di persone, meno di quelle che avrebbero voluto entrare. La metà dei presenti sono simpatizzanti o amici dell’imputato.

Dall’esterno risuona lo slogan “Marco libero” scandito da una cinquantina di ragazzi. Poi giunge il momento della lettura del verdetto.

Colpevole d’assassinio

Nonostante la catena degli indizi contenesse alcune lacune, il tribunale ritiene che la colpevolezza dell’imputato sia dimostrata senza alcun dubbio nel caso risalente al 3 dicembre 1989.

Secondo la Corte, quel giorno Camenisch uccide a Brusio (GR) una guardia di frontiera 36enne con tre colpi precisi. La moglie ed il figlio della vittima riceveranno una compensanzione di 100’000 franchi.

“I fatti risalgono a tanto tempo fa”, precisa il presidente della Corte Hans Mathys. Ciò che, se da allora il comportamento di Camenisch si fosse rivelato esemplare, avrebbe potuto anche essere considerato un’attenuante.

“Ma, guardando ai delitti commessi nel frattempo da Marco Camenisch in Italia, non si poteva certo parlarne”, ha aggiunto.

“Si tratta di un’amara sconfitta”, rileva invece Bernard Rambert, avvocato difensore del grigionese. “In ogni caso faremo ricorso all’istanza superiore: la durezza della condanna non è comprensibile”.

Il procuratore aveva da parte sua richiesto la carcerazione a vita.

Drammatica evasione

Per quanto riguarda l’addebito di tentato assassinio, riferito all’evasione dal penitenziario zurighese di Regensdorf il 17 settembre 1981, la Corte non ha invece seguito l’argomentazione dell’accusa.

In quell’occasione Camenisch evase insieme a cinque membri di una banda di rapinatori italiani. Durante la fuga un secondino fu ucciso e un altro gravemente ferito.

Non era stato il poschiavino a sparare, ma secondo la procura egli è da considerarsi corresponsabile dell’azione.

Dentro e fuori dai carceri

Oltre alla pena emessa venerdì, Camenisch dovrà ora scontare gli otto anni che restano dei dieci inflittigli più di vent’anni fa nei Grigioni a causa di due attentati all’esplosivo ed altri reati. In effetti, evase dal carcere di Regensdorf poco dopo aver iniziato ad espiare quella pena.

Il tormentato percorso del 52enne grigionese inizia negli anni Settanta, quando anche in Svizzera soffiava un venticello di contestazione e si coltivavano sogni di rapidi cambiamenti, spuntati nel ’68.

La sua storia è più tragica che eroica: un traliccio dell’alta tensione danneggiato, un’evasione violenta, una guardia di frontiera uccisa. Ed una gran parte della vita sprecata in prigione.

La severa condanna pronunciata venerdì a Zurigo è infatti la terza della serie, dopo quella di 10 anni inflittagli nel 1981 a Coira ed i 12 anni scontati a partire dal 1993 in Italia.

swissinfo e agenzie

Camenisch dovrà scontare 17 anni di prigione per assassinio;
A suo carico restano anche 8 anni di una pena inflittagli nel 1981 a Coira.

1952, Marco Camenisch nasce nel canton Grigioni.

1979, è autore di un attentato contro un traliccio dell’alta tensione.

1981, condannato a 10 anni di prigione per questo gesto, riesce a fuggire dal carcere di Regensdorf.

1989, uccide una guardia di confine in Val Poschiavo.

1991, durante il suo arresto a Massa Carrara ferisce un agente di polizia.

1993, condannato da un tribunale italiano a 12 anni di reclusione.

2002, estradizione in Svizzera.

2004, nuovo processo a Zurigo: condanna a 17 anni per assassinio.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR