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Manifestazioni contro il Covid pass a Ginevra e Basilea

Manifestanti a Ginevra.
Keystone / Salvatore Di Nolfi

Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l'estensione del green pass, dallo scorso 13 settembre, a ristoranti, bar, cinema, teatri e altri eventi culturali e sportivi che si svolgono al chiuso.

Le manifestazioni, che erano state autorizzate dalle autorità locali, si sono svolte senza disordini e avevano lo scopo di coagulare il consenso contro la revisione della legge sul Covid-19 approvata recentemente dalle Camere federali.

Nella mobilitazione si è tenuta a Basilea, cui hanno preso parte più di duemila “coronascettici”, si sono distinti i movimenti “Mass voll” e, soprattutto, “Freiheitstrychler”, la cui presenza è stata accolta da applausi e acclamazioni dalla folla.

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Quest’ultimo gruppo, originario dei cantoni primitivi della Svizzera centrale e noto per il largo uso di campanacci, è assurto alle cronache negli scorsi mesi per il presunto sostegno del consigliere federale democentrista Ueli Maurer, che in un evento pubblico ha indossato una maglietta del movimento.

Una contromanifestazione, non autorizzata e di minore seguito, si è svolta nel quartiere “Kleinbasel” attorno al gruppo di estrema sinistra “Basel nazifrei”.

Dimostrazione anche a Ginevra

Un corteo di oppositori alle misure prese da Confederazione e cantoni per contenere la pandemia ha sfilato anche per le vie di Ginevra. Partita in centro da Place Neuve e giunta a Place des Nations nei pressi della sede dell’Onu, la manifestazione è stata seguita da circa tremila partecipanti che hanno scandito ripetutamente lo slogan “liberté, liberté!” e chiesto le dimissioni del ministro della sanità Alain Berset.

Gli organizzatori avevano annunciato la partecipazione del cantante francese Francis Lalanne, noto per le sue posizioni novax, che però non ha potuto venire in riva al Lemano.

Diversi oratori hanno preso la parola alla place de Neuve e hanno invitato a respingere la legge Covid su cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi il prossimo 28 novembre. Questa manifestazione, che era autorizzata, si è svolta senza disordini.

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