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Manifestazione contro leggi “disumane” sull’asilo

Tra i manifestanti anche l'ex-consigliera federale Ruth Dreifuss Keystone

Circa 11'000 persone hanno manifestato sabato a Berna contro le proposte di revisione delle leggi sull'asilo e sugli stranieri, definite "repressive" e "disumane".

In occasione della giornata dei rifugiati, gli organizzatori della manifestazione hanno invitato la popolazione a bocciare le nuove leggi, sottoposte a votazione federale il 24 settembre.

I partecipanti alla manifestazione sono sfilati sabato pomeriggio nella città di Berna, lanciando slogan e portando striscioni contro lo statuto di clandestino, il razzismo, il fascismo e la xenofobia.

Tra le personalità che hanno preso la parola durante il corteo anche l’ex-consigliera federale Ruth Dreifuss, secondo la quale la normativa svizzera in materia di asilo e stranieri, adottata nel dicembre scorso dal parlamento federale, è discriminante e inumana.

L’inasprimento della legislazione sull’asilo e sugli stranieri – combattuto da due referendum sostenuti dalla sinistra, dagli ecologisti e da diverse organizzazioni non governative – sarà sottoposto al verdetto del popolo il prossimo 24 settembre.

Invito alla clandestinità

Per gli organizzatori della manifestazione di Berna – tra cui figurano l’Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (OSAR), sindacati, sinistra, Verdi e Chiese – la nuova legislazione è “repressiva, restrittiva e disumana”.

La revisione della legge sull’asilo pone la lotta contro gli abusi al di sopra della protezione degli esseri umani, hanno denunciato rappresentanti dell’OSAR, per i quali i richiedenti l’asilo sono spinti sempre più verso la clandestinità.

L’organizzazione, che festeggia i suoi 70 anni di esistenza, ha invitato la popolazione ad “aiutare le vittime di guerre e persecuzioni”, bocciando tra l’altro le proposte di revisione delle leggi.

40 milioni di profughi

Heinrich von Grüningen, presidente della fondazione Terre des Hommes, ha ricordato che al mondo ci sono 40 milioni di profughi, di cui 32 sono donne e bambini. Solo alcuni riescono a trovare rifugio in un paese di tradizione umanitaria.

Nel suo discorso, l’oratore ha evocato la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti dei bambini che garantisce ai più piccoli protezione, salute, formazione e il diritto a un’identità.

Il fatto che solo il 10% di tutti i bambini e giovani venga riconosciuto come profugo significa che tutti gli altri devono vivere nell’ombra e non possono quindi godere di alcun diritto.

Durante la manifestazione, la Piazza federale è stata trasformata in mercato con specialità esotiche e in luogo d’incontro tra svizzeri e rifugiati. Stando alla polizia, tutto si è svolto nella calma. Manifestazioni parallele si sono svolte anche in altre città svizzere.

Numerose restrizioni

Se le nuove disposizioni legali saranno accettate dal popolo, in futuro saranno ammessi provvisoriamente in Svizzera, in attesa di una decisione definitiva, soltanto i richiedenti l’asilo la cui esistenza è minacciata nel loro paese di origine.

Coloro che entrano in Svizzera senza documenti d’identità validi, avranno due giorni di tempo per presentare i documenti richiesti o per motivare in modo credibile la mancanza di queste prove.

Saranno inoltre soppressi gli aiuti sociali per tutte le persone che hanno ricevuto una risposta negativa e non intendono lasciare la Svizzera. I candidati all’asilo che richiedono gli aiuti d’urgenza devono perlomeno dimostrare la loro disponibilità a collaborare con le autorità.

Coloro che rifiutano di cooperare con le autorità potranno essere imprigionati fino a 2 anni. La detenzione preventiva è stata infatti estesa da 3 a 6 mesi, mentre la detenzione in attesa di rinvio forzato è stata prolungata da 9 a 18 mesi.

swissinfo e agenzie

I progetti di revisione della legge sull’asilo e di quella sugli stranieri sono stati combattuti da referendum sostenuti dalla sinistra, dagli ecologisti, da organizzazioni umanitarie e da associazioni di assistenza agli stranieri e ai rifugiati.
Contro la nuova legge sull’asilo sono state raccolte 121’794 firme.
Il referendum contro la nuova legge sugli stranieri è stato appoggiato da 74’246 persone.
In Svizzera per inoltrare un referendum occorre raccogliere almeno 50’000 firme.

Approvate nel dicembre scorso dal parlamento, le proposte di revisione della legge federale sull’asilo e di quella sugli stranieri saranno sottoposte a votazione federale il prossimo 24 settembre.

La nuova legge sull’asilo sopprime l’aiuto sociale ai richiedenti respinti e raddoppia il periodo massimo di detenzione in attesa di un rinvio forzato (2 anni). L’ammissione per motivi umanitari viene inoltre esclusa. Più facili invece il ricongiungimento famigliare e l’accesso al mercato del lavoro in caso di ammissione provvisoria.

La nuova legge federale sugli stranieri privilegia i cittadini provenienti dall’Unione europea, mentre limita l’immigrazione degli extracomunitari ai soli lavoratori qualificati. Le disposizioni per la concessione dei permessi di lavoro e per il ricongiungimento famigliare sono state inasprite.

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