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Madagascar: epidemia di peste dilaga, oltre cento morti

Volontari della croce rossa danno istruzioni alla popolazione a 30 miglia dalla capitale Antananarivo sull'epidemia di peste che ha colpito il Madagascar (foto d'archivio). KEYSTONE/AP/ALEXANDER JOE sda-ats

(Keystone-ATS) Ha passato la soglia dei cento, e non sembra aver ancora raggiunto il proprio picco, l’epidemia di peste che sta colpendo il Madagascar. Lo ha riferito dirigente locale dell’organizzazione umanitaria Action Against Hunger, Olivier Le Guillou.

Il numero di morti da quando l’epidemia è scoppiata ad agosto è salito a 102, ha detto il dirigente dell’organizzazione alzando così di oltre una decina di casi il bilancio aggiornato al 17 ottobre dato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite giovedì. La maggior parte dei quasi 1’300 malati hanno contratto la peste polmonare, più pericolosa e infettiva rispetto a quella bubbonica: è quasi sempre mortale se non curata e si trasmette per via aerea con colpi di tosse e starnuti.

Il numero più elevato di casi è stato registrato nella capitale, Antananarivo, e Le Guillou ha avvertito che “non abbiamo ancora raggiunto il picco”.

La peste nella grande isola dell’Africa australe, è endemica ma l’epidemia di quest’anno preoccupa di più perchè, per la prima volta, ha colpito due grandi città sull’Oceano indiano, Antananarivo e Toamasina.

L’anno scorso c’erano stati 63 morti, ma nell’arco dell’intero anno e come conseguenza di sole 275 infezioni. Tra le prime vittime dell’epidemia, che in Europa ricorda il Medioevo, c’è stato anche un allenatore di basket delle Seychelles che stava partecipando a un torneo nella capitale.

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