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È morto il celebre clown Dimitri

La Svizzera piange il celebre clown e mimo Dimitri, morto la sera del 19 luglio 2016. Aveva calcato i palcoscenici internazionali per 60 anni e si era impegnato per cause sociali e umanitarie. RDB

La Svizzera piange il clown e mimo di fama internazionale che per oltre mezzo secolo ha divertito e commosso tutto il Paese: Dimitri è deceduto improvvisamente ieri sera a casa sua nelle Centovalli, in Ticino. Artista eclettico, si era molto impegnato anche per le cause umanitarie e sociali.

“Mio padre ha detto che si sentiva male. Si è coricato sul letto ed è morto”, ha raccontato oggi la figlia Masha al “Blick”, scrive il quotidiano zurighese sul sito online. Erano le 21:45 quando è spirato sotto gli occhi della moglie Gunda, ha precisato la figlia che si trovava con lui ancora due ore prima.

Masha ha spiegato che Dimitri nelle ultime settimane diceva di non stare bene, ma non ne voleva sapere di andare dal medico. “È arrivata la sua ora. Non ha sofferto, ma non voleva nemmeno più lottare”, ha aggiunto la figlia.

Eppure Dimitri, che tra due mesi avrebbe compiuto 81 anni, è stato attivo fino all’ultimo, portando in giro per la Svizzera il suo ultimo spettacolo. Sabato prossimo sarebbe dovuto salire sul palcoscenico nel suo teatroCollegamento esterno a Verscio.

Nato il 18 settembre 1935 ad Ascona, figlio di una coppia di artisti svizzeri tedeschi – suo padre era lo scultore e architetto Werner Jakob Müller, sua madre l’artista e tessitrice Maja Müller-Tschirren – aveva deciso di diventare un clown sin da quando aveva 7 anni. Una vocazione che aveva seguito subito dopo l’apprendistato di ceramista a Zollikofen, nel cantone di Berna, frequentando corsi di recitazione, musica, danza e acrobazie. In particolare per la sua formazione si trasferì a Parigi, dove frequentò la scuola di mimi di Etienne Decroux e diventò membro della compagnia di Marcel Marceau.

“Sono sicuramente e soprattutto clown”, aveva dichiarato il poliedrico artista alla tv della Svizzera italiana RSI, in un toccante ritratto realizzato dall’emittente per i suoi 80 anni.

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Anche swissinfo.ch lo aveva intervistato lo scorso settembre in occasione del suo 80° compleanno. Lo aveva incontrato a Verscio, nel distretto di Locarno, dove insieme alla moglie Gunda nel 1971 aveva fondato il Teatro Dimitri e nel 1975 la Compagnia Teatro Dimitri. A questi, dal 2000 è stato aggiunto il Museo Comico allestito Harald Szeemann.

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«Senza ridere si potrebbe sopravvivere, ma non si vivrebbe bene»

Questo contenuto è stato pubblicato al swissinfo.ch: Sta per compiere 80 anni, ma sale sul palcoscenico 150 volte all’anno. Qual è il segreto per essere così in forma? Dimitri: Sono stupito pure io. È solo una questione di fortuna. Ho avuto la fortuna di essere in buona salute e di fare il mestiere più bello del mondo. Ma ovviamente mi devo…

Di più «Senza ridere si potrebbe sopravvivere, ma non si vivrebbe bene»

Dell’importanza dell’umorismo, anche nelle difficoltà, aveva pure parlato alla radio RSI. Aveva però precisato che vi sono tragedie su cui non c’è alcuno spazio per il sorriso, ma solo per le lacrime. E aveva citato l’esempio il dramma dei profughi.

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Successo di pubblico e di critica, che gli rendono omaggio

Nella sua lunga carriera Dimitri aveva conquistato il cuore del pubblico, come anche l’ammirazione della critica, che gli aveva conferito numerosi premi e riconoscimenti. Tra questi vi sono lo Swiss Award per la cultura nel 2009 e quello alla carriera nel 2013.

Superato il primo momento di sgomento per la scomparsa del grande clown e artista, oggi personalità di tutta la Svizzera hanno espresso sentimenti frammisti di tristezza e di ammirazione.

Secondo il ministro elvetico della cultura Alain Berset, che lo aveva incontrato molte volte, Dimitri “era una fonte di ispirazione e uno dei personaggi dello spettacolo più importanti in Svizzera”. Ha influenzato la scena culturale ticinese e svizzera per oltre mezzo secolo, non da ultimo con la creazione del Teatro e della scuola che portano il suo nome, ma anche attraverso il suo lavoro di regista, attore e pittore, ha sottolineato Berset in una dichiarazione diffusa dall’agenzia di stampa Ats. “La Svizzera sentirà la mancanza della sua poesia e della sua arte che faceva ridere la gente. Ci rendeva tutti felici”, ha aggiunto il ministro.

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Tra i molteplici tributi c’è anche quello di un altro grande dell’arte circense e teatrale: Daniele Finzi Pasca, intervistato dalla RSI.

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Mentre da un po’ tutto il mondo giungono testimonianze di affetto e di stima da parte sia di celebrità che di persone comuni, la famiglia ha deciso di mantenere gli spettacoli in programma al Teatro Dimitri, a cominciare da quello di questa seraCollegamento esterno di Paolo Musio. Per gli spettatori che desiderano rendere omaggio a Dimitri nel suo teatro anche scrivendo un pensiero c’è a disposizione un libro di condoglianze.

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