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Lotta su tutti i fronti contro il tabacco

Le nuove iscrizioni antifumo sui pacchetti di sigarette vendute in Svizzera swissinfo.ch

Dal 1° maggio, su tutti i pacchetti di sigarette dovranno essere iscritti a grandi caratteri degli avvertimenti sui rischi legati al consumo di tabacco.

Dopo il divieto di fumare nei locali pubblici, adottato nel canton Ticino, si intensifica sempre più la lotta contro il fumo in diverse regioni della Svizzera.

“Il fumo uccide” o “Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno”: dal 1° maggio indicazioni come queste dovranno comparire, a grandi lettere, su tutti i pacchetti di sigarette, sigari o tabacco venduti in Svizzera.

Oltre ad una serie di avvertimenti sui danni provocati dal fumo, attivo e passivo, sulle confezioni figurano anche informazioni destinate a chi vuol smettere di fumare. Ad esempio il numero di telefono 0848 000 282 o l’indirizzo internet www.fumarefamale.ch, ai quali i “pentiti” possono rivolgersi.

L’obbligo di iscrivere questi avvertimenti, introdotto a livello federale, rappresenta una delle numerose misure lanciate in questi ultimi tempi per ridurre il consumo di tabacco in Svizzera.

In diversi cantoni sono stati adottati o si stanno elaborando delle disposizioni per lottare contro il fumo, soprattutto nei luoghi pubblici.

Ticino pioniere

Il canton Ticino si trova all’avanguardia in Svizzera, avendo bandito per primo le sigarette da ristoranti, bar e locali notturni. La proposta, adottata l’anno scorso dalle autorità cantonali, è stata approvata dal 79,1% della popolazione nell’ambito della votazione tenuta nel marzo scorso.

Entro il 2007 tutti gli esercenti del cantone dovranno vietare il fumo nei loro locali o predisporre sale separate per i fumatori.

Una misura analoga era già entrata in vigore nel 2005 in Italia. Il ministero italiano della sanità pubblica ne ha tratto recentemente un bilancio positivo: da allora circa mezzo milione di persone hanno smesso di fumare nella Vicina Penisola e il consumo di tabacco si è ridotto del 5,7%.

Attualmente, il 90% degli italiani affermano di ritenere giustificato il divieto applicato nei ritrovi pubblici.

Progetti in altri cantoni

Nei cantoni di Ginevra e Zurigo sono state depositate delle iniziative popolari che mirano a introdurre simili divieti. Nel canton Berna una proposta con gli stessi obbiettivi viene esaminata invece dal parlamento.

Questi segnali che giungono dai cantoni dovrebbero spingere le autorità sanitarie federali ha rafforzare la lotta contro il fumo. Recentemente, il Consiglio federale ha ribadito in un rapporto che la protezione della popolazione dalle conseguenze del fumo passivo deve avere priorità rispetto alla libertà di fumare.

Le Ferrovie federali svizzere hanno già reagito, vietando il fumo in tutti i convogli ferroviari dal dicembre dell’anno scorso.

Un divieto generalizzato del fumo in tutti i locali pubblici della Svizzera – sull’esempio di Italia, Irlanda, Norvegia e Svezia – sembra quindi soltanto una questione di tempo.

Linea telefonica

La guerra contro il fumo non potrà comunque esser vinta soltanto con delle proibizioni. La dipendenza dalla nicotina è infatti spesso troppo forte per permettere al fumatore di rinunciare alle sigarette.

Per venire in aiuto a coloro che desiderano smettere di fumare, la Lega svizzera contro il cancro ha attivato una linea telefonica di consulenza in tedesco, francese e italiano (0848 000 181, dalle 11.00 alle 19.00 durante i giorni lavorativi).

Questo servizio telefonico viene gestito da consulenti appositamente formati che propongono vari metodi scientificamente provati per rinunciare più facilmente al tabacco.

Concorso speciale

Un altro incentivo per abbandonare il vizio del fumo è costituito da un concorso che prenderà inizio il prossimo 31 maggio, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco.

Chi partecipa a questo concorso, si apre nuove prospettive per smettere definitivamente di fumare, sottolineano gli organizzatori, tra cui la Lega svizzera contro il cancro e l’Ufficio federale della sanità pubblica.

Secondo un’inchiesta condotta in seguito al concorso indetto nel 2003, il 40% dei partecipanti riuscivano a vivere un anno dopo senza la sigaretta.

swissinfo, Etienne Strebel
(traduzione Armando Mombelli)

In Svizzera, quasi un terzo della popolazione fuma tabacco (36% tra gli uomini e 26% tra le donne).
I fumatori consumano in media un pacchetto di sigarette al giorno.
La Svizzera figura tra i paesi europei con il maggior consumo di sigarette.
Nonostante le numerose campagne di prevenzione, la percentuale di fumatori non è scesa negli ultimi anni: è passata dal 30,1% nel 1992 al 30,5% nel 2002.
Tra i giovani, il consumo di tabacco è in crescita: 30,9% nel 1992 contro il 37,4% nel 2002.

In Svizzera la gestione della sanità pubblica è di competenza dei Cantoni. Sussistono quindi 26 sistemi sanitari diversi.

Come sancito dalla Costituzione federale, la Confederazione può prendere a sua volta provvedimenti a tutela della salute.

In particolare può emanare prescrizioni per la lotta contro malattie trasmissibili, fortemente diffuse e maligne. Inoltre può legiferare sull’impiego di alimenti, farmaci, sostanze chimiche e stupefacenti.

Il 12 marzo scorso, la popolazione del canton Ticino ha approvato il progetto di vietare il consumo tabacco in ristoranti, bar e locali notturni. Il divieto, finora unico in Svizzera, entrerà in vigore nell’aprile 2007.

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