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L’UE blinda le sue frontiere e riduce gli spostamenti interni

Controlli nei pressi di una dogana in Austria.
Agenti austriaci controllano i transiti sull'autostrada nei pressi del valico con l'Ungheria a Nickelsdorf. Keystone / Herbert P. Oczeret

Le frontiere esterne dell'UE vengono chiuse temporaneamente, per 30 giorni a partire da martedì, ai cittadini extracomunitari per porre un freno alla diffusione dell'epidemia di coronavirus.


La Commissione europea, che ha però poteri limitati in materia, propone anche una stretta ai viaggi non essenziali all’interno dell’area Schengen. Per ragioni di rapidità ed efficacia tuttavia l’iniziativa dovrà tradursi sul piano giuridico in una serie di decisioni nazionali coordinate.

Il blocco, che è stato discusso e approvato martedì dai capi di Stato e di governo dei Ventisette collegati in video conferenza, contempla alcune eccezioni: non riguarderà infatti il trasporto di merci, indispensabile per l’approvvigionamento dei vari paesi, i lavoratori transfrontalieri, quelli del settore medico, i ricercatori, il personale diplomatico in missione ufficiale e i cittadini che vogliono rientrare nel loro Stato di appartenenza.

Il tele-Consiglio europeo ha inoltre confermato il sistema di autorizzazione per l’esportazione di materiale medico e di protezione -cui sottostanno anche le esportazioni verso la Svizzera, che in questo senso è un Paese terzo- e parlato delle conseguenze economiche della crisi innescata dalla pandemia di coronavirus.

La competenza sui confini degli Stati membri, in base ai vigenti trattati, è esclusiva dei singoli Paesi che possono emettere restrizioni in materia. La prescrizione cui sono sottoposti è che eventuali misure di questo tipo siano proporzionate e vengano notificate alle altre Nazioni che hanno aderito agli accordi di Schengen.

La corrispondenza da Bruxelles di Thomas Miglierina:

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In proposito, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha precisato che “oggi (martedì, ndr) avremo una nuova riunione in videoconferenza con i capi di Stato e di governo, per continuare a gestire questa situazione d’emergenza, una crisi senza precedenti per l’UE ed il mondo.

Questo richiede che siamo politicamente molto determinati a fare quanto è necessario per far indietreggiare la minaccia, e vincere questa battaglia”. 


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