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Lo stadio di calcio più solare del mondo

Oltre allo Stade de Suisse, tre altri stadi di calcio sono equipaggiati in Svizzera con pannelli solari Keystone

Lo Stade de Suisse a Berna è più che un tempio del calcio. Lo stadio multifunzionale dispone infatti del più grande impianto solare realizzato a livello mondiale sul tetto di un'arena sportiva, in grado di fornire energia per oltre 400 economie domestiche.

Circa 20’000 persone si recano in media allo Stade de Suisse, il Wankdorf di Berna, per seguire le partite della squadra locale, lo Young Boys, che figura tradizionalmente tra le protagoniste del campionato svizzero di calcio.

Per gli appassionati del pallone, tutta l’attenzione si concentra sul rettangolo verde d’erba sintetica, in cui si muovono i 22 giocatori. Per i sostenitori delle energie rinnovabili, la principale attrazione non si trova sul campo, ma sul tetto dello stadio. Al di sopra delle teste degli spettatori è collocata infatti la più grande centrale solare del mondo integrata in un’arena sportiva.

Dalla sua inaugurazione, nel 2005, questo impianto è diventato a sua volta in un’attrazione “turistica” per numerosi ammiratori delle tecnologie verdi. Decine di migliaia di persone visitano infatti ogni anno la sala panoramica sul tetto dello stadio, battezzata “Sole”, per vedere in che modo l’energia solare viene trasformata in corrente elettrica.

Grande interesse

La centrale dispone di 12’000 m2 di cellule fotovoltaiche, in grado di produrre 1,2 milioni di chilowattora di elettricità. Quanto basta per coprire il fabbisogno energetico di 400 economie domestiche, indica Jakob Vollenweider, direttore del comparto energia solare e eolica presso le Forze motrici bernesi (BKW), uno dei maggiori produttori svizzeri di energia.

“Il tasso di efficienza dei pannelli è del 15%”, precisa Vollenweider. Ciò significa che il 15% dell’energia derivante dal sole viene trasformata in elettricità. Attualmente si tratta di un’ottima quota”.

Costruito per fornire ogni anno 800’000 chilowattora a privati, aziende e al comune di Berna, l’impianto ha suscitato un tale interesse da parte della clientela da permettere all’azienda elettrica di potenziare già nel 2007 la produzione annuale di altri 450’000 chilowattora.

A detta di Vollenweider, tre fattori sono stati in particolar modo decisivi per il successo del progetto: “Il tetto dello stadio offre una superficie abbastanza grande per integrare una centrale solare, questa fonte energetica attira numerosi clienti e uno stadio di calcio è sicuramente un luogo propizio per familiarizzare il grande pubblico con l’energia fotovoltaica”.

Progetti spettacolari

Le FMB dispongono già di una buona esperienza nel settore delle energie rinnovabili. Nel 1999 hanno istallato una centrale solare sul Mont Soleil, situato nell’arco giurassiano. Una decina di anni fa era il più grande impianto solare in Europa.

Nel 2001, l’azienda elettrica bernese ha realizzato il più grande battello solare del mondo, che naviga tutt’oggi sulle acque dei laghi di Bienne, Neuchâtel e Morat.

“Da allora abbiamo ancora costruito una centrale solare sul Jungfraujoch, a 3’471 metri di altitudine, e poi l’impianto solare più alto del mondo sul Piccolo Cervino, a quota 3’883 metri”, sottolinea Vollenweider.

“Inoltre stiamo collaborando alla realizzazione di un velivolo solare, con il quale Bertrand Piccard intende compiere il giro del mondo”. Un modellino di Solar Impulse – l’aereo solare progettato da Piccard – può essere ammirato nella sala panoramica Solar dello Stade de Suisse.

Il più grande impianto

Realizzata sul sito in cui ha avuto luogo il famoso “miracolo di Berna”, ossia la sensazionale rimonta e vittoria della Germania ai campionati del mondo di calcio del 1954, la centrale solare dello Stade de Suisse ha acquisito una notevole notorietà internazionale con l’attribuzione nel 2005 del Premio solare europeo.

Lo stadio del Wankdorf non è l’unico impianto sportivo equipaggiato con una centrale solare sul tetto. Ma si tratta ancora oggi della più grande istallazione di questo genere a livello mondiale. “Con questo progetto siamo riusciti a dare un nuovo impulso all’energia solare anche all’estero: vi sono già stati diversi tentativi di imitarci”, sostiene Vollenweider.

In Svizzera esistono finora tre altri stadi di calcio che dispongono di una centrale solare, benché più piccola: lo stadio St. Jakob di Basilea (dal 2001), il Letzigrund di Zurigo (dal 2008) e l’AFG Arena di San Gallo (dal 2009).

Energia più costosa

Un buon inizio, ma non sufficiente, secondo il WWF. In uno studio pubblicato l’anno scorso, l’organizzazione ambientalista è giunta alla conclusione che i club svizzeri di calcio non hanno sviluppato finora nessun concetto in materia di protezione dell’ambiente. Dei pannelli solari sul tetto non bastano a dimostrare una vera vocazione ecologica.

D’altronde, perfino nello Stade de Suisse, solo il 2% dell’elettricità consumata per gli impianti sportivi, gli uffici, le sale di congressi e il centro commerciale proviene dall’energia prodotta sul tetto dello stadio. “L’energia solare rimane alquanto costosa”, spiega Peter Staudemann, portavoce dello Stade de Suisse.

Dei 36 negozi che si trovano nello stadio solo il supermercato della Coop utilizza l’energia solare. “Gli altri negozi potrebbero ricorrervi a loro volta, ma preferiscono rinunciarvi: anche per loro si tratta di una questione di prezzo”, rileva Peter Baumgartner, direttore del centro commerciale.

Raccomandazioni della FIFA

Nonostante le raccomandazioni della Federazione internazionale delle associazioni di football (FIFA), secondo la quale misure di risparmi energetici dovrebbero costituire parte integrante di ogni nuovo stadio, finora gli impianti solari rimangono piuttosto un’eccezione a livello mondiale.

Perfino in Sudafrica, dove il sole splende quasi tutto l’anno, nessun nuovo stadio realizzato per ospitare la fase finale dei campionati del mondo di calcio 2010 è stato equipaggiato con impianti fotovoltaici.

In Brasile è stato lanciato un progetto per dotare di energia solare tutti gli impianti previsti per i mondiali del 2014. I suoi ideatori citano lo Stade de Suisse quale esempio da seguire, ma non è affatto sicuro che avranno successo: l’energia idroelettrica rimane infatti nettamente meno costosa rispetto a quella solare.

Il prezzo sta ancora frenando l’espansione dell’energia solare, rispetto a quelle tradizionali, ammette Vollenweider. Ma è solo una questione di tempo: “Questa energia rinnovabile ha un enorme potenziale dinnanzi a sé e stiamo effettuando grandi ricerche per ridurre i costi.

Geraldo Hoffmann, swissinfo.ch
(traduzione Armando Mombelli)

Costruzione: messa in funzione nel 2005, estensione nel 20007.

Potenza: 1’300 chilowattora con soleggiamento ottimale.

Produzione annuale: 1,2 milioni di chilowattora, in grado di coprire il fabbisogno energetico di 400 abitazioni.

Superficie: 12’000 m2 ricoperti da 7’000 pannelli solari

Durata di vita prevista: 25 a 30 anni.

Investimento: 10 milioni di franchi, che dovrebbero essere ammortizzati entro il 2020.

Il sole riversa ogni anno 40 miliardi di chilowattora sul territorio elvetico, ossia 220’000 volte più dell’energia consumata in Svizzera.

Finora circa 40’000 istallazioni solari con una superficie di 350’000 m2 approfittano in tutto il paese di questa energia.

La loro produzione energetica corrisponde appena allo 0,3% dell’energia necessaria per i riscaldamenti e a allo 0,03% del consumo energetico totale della Svizzera.

La Svizzera dispone sui tetti delle case di una superficie di 400 milioni di m2. Se utilizzata pienamente, basterebbe per coprire circa un terzo del fabbisogno di energia di tutto il paese.

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