Visita di sopralluogo di un assistente sociale in una famiglia adottiva nel canton Berna, 1940. Paul Senn
La preparazione della legna per il fuoco in un foyer per ragazzi di Oberbipp, nel canton Berna, 1940. Paul Senn
I tre figli maggiori di questa famiglia sono stati dati in affidamento a una famiglia bernese, 1946. Paul Senn
Ragazzini al lavoro nell’istituto educativo di Sonnenberg, canton Lucerna, 1944. Paul Senn
Un ragazzo in affidamento aspetta la visita di un ispettore statale, nel canton Berna, 1940. Paul Senn
L’ispettore esamina i denti di una bambina in affidamento, canton Berna, 1940. Paul Senn
Un foyer per ragazzini a Oberbipp, nel canton Berna, 1940. Paul Senn
Ospiti dell’istituto di Sonnenberg, 1944. Paul Senn
Una ragazzina lavora a maglia nella sua stanza, canton Berna, 1946. Paul Senn
Gli ospiti del foyer di Oberbipp lavorano nei campi, 1940. Paul Senn
Un ragazzino strappato ai suoi genitori e collocato a Sonnenberg, 1944. Paul Senn
L’ispettore verifica lo stato delle scarpe di una giovane in affidamento, canton Berna, 1940. Paul Senn
Tra gli anni ‘20 e ‘60 del Novecento, decine di migliaia di bambini in Svizzera sono stati strappati ai loro genitori e collocati in istituti o in famiglie. Una mostra racconta le loro storie, grazie anche alle immagini scattate da Paul Senn, tra i primi a denunciare lo scandalo di questa “infanzia rubata”.
Questo contenuto è stato pubblicato il 09 aprile 2013 - 11:01
Durante la sua carriera di fotoreporter, lo svizzero Paul Senn ha sviluppato un nuovo linguaggio per raccontare la vita dei contadini e degli operai nel mondo intero e ha pubblicato le sue fotografie nelle riviste più prestigiose.
Nel 1944, il suo reportage sul foyer per ragazzi di Sonnerberg, nel canton Lucerna, diffuso dal settimanale “Die Nation”, aveva suscitato grande scalpore. Il direttore era poi stato condannato per maltrattamento.
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