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Compleanno un po’ sottotono per il Glacier Express

treno su un viadotto
Il Glacier Express - da non confondere con l'altrettanto famosa ferrovia del Bernina, che collega St. Moritz a Tirano - attraversa paesaggi da sogno e magari anche poco rasserenanti per chi soffre di vertigini, come il viadotto di Filisur. Keystone / Martin Ruetschi

La famosa linea che collega St. Moritz a Zermatt spegne quest'anno 90 candeline. Un anniversario rovinato però dal coronavirus.

Nel 2019 sulle carrozze bianche e rosse del Glacier Express hanno viaggiato 258’000 persone. Una cifra che quest’anno è un miraggio. Attualmente, infatti, si arriva ad appena il 30% di questa quota.

Il collegamento tra St. Moritz e Zermatt è stato sospeso tra il 14 marzo e il 20 giugno. A mancare sono naturalmente soprattutto i turisti stranieri. Hans Peter Danuser, ex direttore di St. Moritz Turismo e protagonista del rilancio della tratta negli anni Ottanta, è comunque fiducioso: “È chiaro che non raggiungeremo mai le cifre da record degli ultimi anni – dichiara alla Radiotelevisione Svizzera. Eravamo riusciti a conquistare i turisti americani e indiani con un’offerta di viaggio a tutto tondo. Ma diciamo così: adesso sono gli svizzeri che possono godersi una giornata sul Glacier Express”.

E il futuro non dovrebbe essere così cupo per il famoso trenino, anche se per il momento la Ferrovia Retica e la Matterhorn-Gotthard-Bahn, che gestiscono la linea, devono tirare la cinghia. Una volta superata l’emergenza coronavirus, i magnifici paesaggi alpini saranno sempre lì, ad ammiccare ai turisti.

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Qualche cenno storico

La linea St. Moritz-Zermatt è stata inaugurata il 25 giugno 1930. L’obiettivo era di rilanciare la tradizione dei treni di lusso, interrotta dalla Prima guerra mondiale. Di lusso però fino a un certo punto, poiché i primi convogli erano composti anche da vagoni di seconda e terza classe.

Il viaggio tra le due prestigiose località delle Alpi durava circa undici ore; oggi poco meno di otto. Fino al 1982, la tratta poteva essere percorsa solo tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. Poi, con l’apertura della galleria di base del Furka, il collegamento ha potuto essere assicurato tutto l’anno. Tuttavia, non si può ammirare uno dei pezzi forti del tragitto, ovvero il ghiacciaio del Rodano.

Il “treno espresso più lento del mondo”, come è soprannominato, percorre 291 chilometri a una velocità media di 36 km/h. Durante il tragitto attraversa 281 ponti e 91 gallerie. Il punto più alto della linea culmina a 2’033 metri, sul passo dell’Oberalp.

tvsvizzera.it/mar con RSI (TG dell’11.8.2020)

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