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La libertà d'espressione: pilastro della democrazia moderna

Per anni, il giornalista russo Dimitri Skorobutov ha coperto vicende interne e internazionali per il canale TV "Russia-1". Oggi è un esule politico in Svizzera. Abbiamo discusso con lui nell'ambito della nostra serie "Voci di libertà dal mondo".

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 luglio 2021

Il destino di Dimitri Skorobutov è anche il fato della libertà d'espressione nella Federazione russa. Dopo essere diventata una società più aperta 30 anni fa in seguito alla dissoluzione dell'Unione sovietica, la situazione del Paese nell'ambito della democrazia rappresentativa moderna e della garanzia del rispetto dei diritti umani fondamentali si è gradualmente deteriorata.

Per anni, Dimitri Skorobutov è stato un ingranaggio nella macchina della propaganda russa. Tuttavia, dopo che i suoi dubbi si sono trasformati in un profondo conflitto interno, ha dovuto lasciare il Paese. Oggi, è un esule politico in Svizzera.

Nella nostra serie "Voci di libertà dal mondo", Dimitri Skorobutov descrive il suo lavoro di redattore capo del programma d'infomazione "Vesti" sul canale televisivo di Stato "Russia-1". Sui 146 milioni di abitanti della Russia, da 10 a 15 milioni guardano il programma ogni sera: "Durante il cambio di regime in Ucraina, abbiamo sempre utilizzato fonti diverse per verificare i fatti e garantire reportage imparziali", spiega Skorobutov, che sottolinea: "La libertà di stampa è un pilastro indispensabile per la democrazia moderna".

Attualmente, "Russia-1" è sotto controllo statale per ciò che riguarda il contenuto giornalistico. Dimitri Skorobutov, 43anni, vive in una pensione per rifugiati a Losanna, nella Svizzera occidentale. Alla fine del mese, può a malapena permettersi di comprare da mangiare. Non è ancora riuscito a stringere amicizie in Svizzera ed evita i suoi ricchi compatrioti che vivono in lussuose ville sul lago Lemano.

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