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LIA, 4400 adesioni e 100 mila franchi di multe

La commissione di vigilanza sulla Legge imprese artigianali (LIA), entrata in vigore il 1° febbraio 2016 in Ticino, stila un primo bilancio: al 31 marzo 2017, le domande di iscrizione al relativo Albo degli artigiani erano 4'400. Nei 154 cantieri controllati dallo scorso ottobre, l’ispettorato LIA ha riscontrato infrazioni nove volte su dieci. L’ammontare previsto delle sanzioni supera i 100'000 franchi.

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Le domande di iscrizione all’albo, si legge in una nota inviata giovedì, provengono per l’80% da imprese con sede legale in Ticino o altri cantoni svizzeri, per il 18,5% dall’Italia e l’1,5% da altri paesi.

Le infrazioni di tipo penale in ambito LIA -riscontrate nel 90% dei cantieri- riguardano in particolare la mancata iscrizione all’Albo di imprese con attività assoggettate e sono state commesse nel 61% dei casi da aziende con sede legale in Ticino, nel 12% da imprese di altri cantoni e nel 27% da aziende estere.

Dallo scorso 1° ottobre, i professionisti di 13 categorie –tra i quali carpentieri, intonacatori, piastrellisti, falegnami, giardinieri- devono essere iscritti a un apposito albo per operare in Ticino. Voluta per combattere la concorrenza sleale, specie quella dei ‘padroncini’ provenienti da oltreconfine, la Legge sulle imprese artigianali ha finito per creare malcontento tra le stesse aziende indigene [cfr. ‘Altri sviluppi’].

Tra le sanzioni emesse e quelle cresciute in giudicato, il 50% è già stato incassato.

La maggioranza delle infrazioni è stata constatata nei distretti di Lugano, Mendrisio e Locarno. Più in generale, circa sei su dieci sono state rilevate nel Sottoceneri e quattro nel Sopraceneri.

Il numero di adesioni all’Albo artigiani ha superato le aspettative. Per ottenere l’iscrizione, le imprese e i loro titolari devono comprovare una serie di requisiti, tra i quali la solvibilità e il versamento puntuale di contributi sociali e imposte alla fonte. Dove sono emersi arretrati, le imprese hanno potuto concordare dei piani di rientro con gli enti preposti.





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