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Le prime coppie omosessuali celebrano la loro unione

Dal primo gennaio le coppie omosessuali possono godere di maggiori diritti Keystone

Dal primo gennaio, le coppie dello stesso sesso possono ufficializzare il loro legame in tutta la Svizzera. Oltre al valore simbolico, l'unione domestica registrata comporta numerosi vantaggi giuridici.

Una coppia di omosessuali ticinesi è stata la prima ad avvalersi di questa nuova possibilità.

Un anno e mezzo dopo essere stata approvata dal popolo svizzero, la legge federale sull’unione domestica registrata è entrata in vigore il primo gennaio.

La prima unione di questo tipo è stata celebrata martedì in Ticino, dove contrariamente al resto della Svizzera è giorno di lavoro e gli uffici di stato civile sono aperti.

Ad apporre la loro firma sul documento che attesta la loro volontà di vivere assieme è stata una coppia di omosessuali che convive già da una trentina d’anni e che ha però voluto mantenere l’anonimato.

Boom in vista

Da mesi, le associazioni degli omosessuali e gli uffici di stato civile ricevono numerose richieste di informazione.

“Molte coppie attendono questo momento” afferma Jean-François Ferrario, capo dello stato civile del canton Vaud. Secondo delle stime, solo in questo cantone dovrebbero essere 400-500 le coppie che ufficializzeranno la loro unione nel corso del 2007.

Nei prossimi mesi ci si attende un vero e proprio boom, indica Moël Volken, segretario generale di Pink Cross. Probabilmente esso non avverrà però prima della primavera: “Come per i matrimoni, si aspetta soprattutto l’estate”.

Oltre ad avere un valore simbolico, l’unione domestica registrata comporta numerosi miglioramenti dal punto di vista legale, specialmente in caso di malattia o decesso di un partner.

Diritti…

In assenza di testamento, ad esempio, il coniuge rimasto in vita potrà ricevere almeno la metà dell’eredità, mentre prima non aveva nessun diritto. Inoltre, sarà esentato dall’imposta di successione e non verrà tassato più del coniuge del matrimonio tradizionale.

Per quanto concerne le assicurazioni sociali, beneficerà, a certe condizioni, dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti e dei capitali accumulati per la previdenza professionale (secondo pilastro).

In caso di malattia o infortunio il partner diventa l’interlocutore privilegiato del corpo medico. Finora la visita al compagno o alla compagna dipendeva dal volere dalla famiglia dell’ammalato.

I cambiamenti sono considerevoli anche anche nel caso in cui uno dei partner è straniero. Quest’ultimo avrà diritto ad un permesso di soggiorno (B), poi, cinque anni dopo l’unione, a uno di domicilio (C). Non potrà invece godere della naturalizzazione facilitata, come avviene per un coniuge tradizionale.

… ma anche doveri

L’unione domestica registrata comporta però non solo dei diritti ma anche dei doveri. Benché sottoposti al regime di separazione dei beni, i partner avranno un’autonomia finanziaria limitata, per assicurare l’assistenza e il mantenimento dell’altro.

L’amministrazione terrà poi conto del reddito del congiunto nella richiesta di sussidi, aiuto sociale o prestazioni complementari. Se un membro della coppia smette di lavorare per rimanere a casa, potrà vedersi assegnare una pensione alimentare in caso di separazione.

Spesso paragonata al matrimonio, l’unione registrata è differente su un punto essenziale: il divieto di adottare bambini e di ricorrere alla procreazione assistita.

Inoltre, ciascun partner manterrà il cognome e i diritti di cittadinanza.

Contrariamente a un matrimonio classico, le coppie omosessuali che intendono ufficializzare la loro unione non avranno bisogno di testimoni né di pronunciare il fatidico “sì” davanti all’ufficiale di stato civile. Basterà la volontà, espressa per iscritto, di voler vivere insieme.

Cantoni precursori

La nuova legislazione federale non rappresenta a dire il vero un’assoluta novità. Tre cantoni, infatti, prevedevano già da tempo la possibilità dell’unione registrata.

Il primo ad intraprendere un simile passo era stato il canton Ginevra nel 2001, seguito poi da Zurigo e Neuchâtel.

Queste soluzioni cantonali presentavano però numerosi limiti: in molti ambiti – ad esempio in materia di diritto successorio o di assicurazioni sociali – le legislazioni si scontravano con i limiti dettati dal diritto federale.

A differenza della legislazione federale, quella in vigore a Ginevra e a Neuchâtel permette l’unione a tutte le coppie non sposate, siano esse omosessuali o eterosessuali. Per tale ragione, i due cantoni hanno deciso di mantenere la loro normativa.

Zurigo, per contro, ha scelto di abolirla, ritenendo inutile far coesistere due forme di partenariato.

swissinfo e agenzie

Il 5 giugno 2005, il 58% degli svizzeri hanno accettato la nuova legge sull’unione domestica registrata per partner omosessuali, entrata in vigore all’inizio del 2007.

Essa parifica in quasi tutti i campi le coppie omosessuali a quelle eterosessuali. Le coppie omosessuali non possono però adottare un bambino né ricorrere alla procreazione assistita.

In Olanda, Belgio, Spagna, Canada e nello stato americano del Massachussetts le coppie omosessuali hanno già il diritto di sposarsi. In Olanda, Spagna e Canada esiste anche il diritto di adottare.

Diversi paesi hanno adottato la soluzione dell’unione registrata. Il primo Stato al mondo a dare la possibilità agli omosessuali di ufficializzare i rapporti di coppia è stato la Danimarca nel 1989.

In Italia non esiste ancora nessun riconoscimento legislativo simile per le coppie non sposate. Il governo si è però impegnato a presentare un disegno di legge sulle unioni civili nelle prossime settimane.

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