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Le nuove arterie delle telecomunicazioni di Zurigo

Le autostrade dell'informazione transitano attraverso i cavi di fibre ottiche (Imagepoint)

La capitale economica della Svizzera si lancia nell'era delle autostrade dell'informazione. La popolazione ha approvato un credito di 200 milioni di franchi per la realizzazione di linee chilometriche di fibre ottiche.

Con questo progetto, che potrebbe venir seguito da altre città svizzere, Zurigo vuole garantire anche in futuro un forte sviluppo economico, tecnologico e sociale.

“Un tempo una città aveva bisogno soprattutto di buone strade, oggi deve poter disporre anche di autostrade dell’informazione”: per Andres Türler, responsabile delle aziende pubbliche di Zurigo, lo sviluppo della città sulla Limmat sarà strettamente legato alla creazione di linee ultrarapide di telecomunicazioni.

Una visione condivisa dai cittadini zurighesi: l’11 marzo gli elettori hanno approvato un primo credito di 200 milioni di franchi per permettere all’Azienda elettrica di Zurigo (EWZ) di realizzare una rete capillare in fibre ottiche.

Secondo il progetto, entro 10 anni la metà delle economie domestiche di Zurigo e la maggior parte delle imprese potranno accedere alla nuova rete, che dovrebbe aprire una nuova era nelle telecomunicazioni.

In effetti le fibre ottiche – fili di vetro o silicio, sottili come capelli – hanno una capacità di trasmissione elettronica che supera di gran lunga quella degli attuali cavi di rame, impiegati per le linee telefoniche, ma anche per le connessioni internet Dsl (Adsl, Vdsl, ecc.).

Salto tecnologico

I servizi attuali a banda larga Adsl offrono una velocità media nello scambio di dati informatici di 5 megabits al secondo (Mb/s). Con la Vdsl, che comincia appena a diffondersi in Svizzera, si dovrebbero raggiungere 30 Mb/s.

Velocità considerate da diversi esperti più che sufficienti per gli utenti privati e le piccole aziende. Finora soltanto le grandi imprese, le amministrazioni e le università si sono dotate di collegamenti in fibre ottiche, con i quali già oggi si viaggia ad un minimo di 100 Mb/s.

“Le reti tradizionali in rame bastano forse per soddisfare i bisogni attuali, ma non potranno bastare a lungo per domani”, ritiene Peter Spichiger, segretario del dipartimento zurighese delle aziende pubbliche.

“È in corso un’evoluzione che può essere paragonata a quella di 10 anni fa, con l’avvento di internet attraverso le linee telefoniche in rame. Le borse di scambio di file audio, il noleggio online di video, il numero sempre più alto di pixel nelle immagini fotografiche, la videotelefonia: queste e molte altre innovazioni richiederanno un salto tecnologico”.

Interesse in altre città

Pur figurando già oggi, a livello mondiale, tra le città che dispongono della rete più densa di connessioni a banda larga, Zurigo ha così deciso di lanciarsi a fondo nelle nuove autostrade dell’informazione.

“Un’opera come questa non può essere realizzata in pochi giorni. Non possiamo aspettare 10 anni e poi cominciare a pensarci. Bisogna guardare al futuro e prevedere l’evoluzione tecnologica, ma anche quella economica e sociale”, spiega Peter Spichiger.

Le autostrade dell’informazione sono considerate di primaria importanza in una città come Zurigo, in cui i principali fattori di prosperità producono e consumano ogni giorno miliardi di dati informatici: banche, assicurazioni, aziende di servizi di ogni tipo, imprese di alta tecnologia, scuole superiori.

Il progetto, che mira ad allacciare a questa rete anche ogni economia domestica, viene seguito con attenzione nelle altre città svizzere. A Basilea, Berna e Ginevra si sta già riflettendo sulla possibilità di seguire l’esempio zurighese.

Una ricchezza nel sottosuolo

L’EWZ si limiterà a realizzare l’infrastruttura. L’offerta di servizi telefonici, connessioni internet o programmi televisivi verrà poi lasciata a ditte private.

La decisione degli zurighesi di affidare quest’opera all’azienda pubblica comunale ha suscitato un misto di curiosità e sorpresa. La capitale economica del paese è sempre stata piuttosto all’avanguardia nel campo della privatizzazione e del libero mercato.

“Finora più che di libero mercato bisognerebbe parlare di duopolio da parte di Cablecom e Swisscom. Questi due operatori hanno allacciato alle fibre ottiche soltanto i grossi clienti, più redditizi, e non hanno voluto finora mettere la loro rete a disposizione della concorrenza”, afferma Peter Spichiger.

“L’EWZ può inoltre realizzare questo progetto con minor spesa, dal momento che dispone già oggi della più fitta rete di canali e di cavi sotto le strade della città, in cui scorrono elettricità, gas, linee telefoniche. E i cavi elettrici dell’azienda comunale entrano già oggi in ogni casa”.

Gli zurighesi se ne sono resi conto da tempo. La ricchezza della città si trova anche nel sottosuolo, dove pulsano numerose arterie vitali: 1000 chilometri di cavi elettrici e telefonici, altrettanti di tubature d’acqua, 800 chilometri di condotte di gas. E, ben presto, alcune centinaia di chilometri di cavi in fibre ottiche.

swissinfo, Armando Mombelli

L’11 marzo scorso, la popolazione di Zurigo ha approvato, con il 65% di voti favorevoli, un primo credito di 200 milioni di franchi, con il quale l’Azienda elettrica comunale (EWZ) potrà realizzare una vasta rete in fibra ottica per la trasmissione di dati a banda larga.

Entro 10 anni questa rete dovrebbe essere accessibile a 100’000 economie domestiche e a 25’000 aziende.

L’EWZ non entrerà nel mercato della telefonia o di internt. Si limiterà a costruire la nuova rete e a metterla a disposizione delle società private interessate a vendere questi servizi.

Reti in fibre ottiche sono attualmente in fase di progettazione o realizzazione in diverse altre città europee, tra cui Milano, Parigi, Vienna e Amsterdam.

DSL (Digital Subscriber Line) sono tecniche e linee digitali che permettono una connessione ad alta velocità ad internet.

Le connessioni Adsl (Asymmetric Digital Subscriber Line) offrono attualmente agli utenti velocità di trasmissione di dati pari a 5 Mb/s. Il 98% della popolazione può usufruire di questi servizi, dal momento che bastano le normali linee telefoniche in cavi di rame.

La Vdsl (Very high bit-rate Digital Subscriber Line), che dovrebbe diffondersi nei prossimi anni, garantisce scambi di dati ad una velocità di 30 Mb/s. Anche per questa tecnologia possono venir impiegati fili di rame. I cavi devono però essere collegati ad una rete in fibra ottica ad una distanza massima di 750 metri dalla postazione dell’utente.

Le fibre ottiche, più care e delicate dei fili di rame, offrono velocità di almeno 100 Mb/s. Per i prossimi anni si parla di 350 – 400 Mb/s. Attualmente solo l’1% delle aziende dispongono di collegamenti di questo tipo.

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