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Le mucca svizzera è cambiata

La razza grigia retica è protetta (Foto: Pro specie rara) swissinfo.ch

Presente nella memoria collettiva, la mucca è un simbolo dell'agricoltura svizzera e una delle caratteristiche del nostro paese.

Due le razze dominanti oggi in Svizzera. E le loro carattestiche non son più quelle di un tempo.

“Uri” o “Bos primigenus”, così vengono chiamati i primi bovini selvatici apparsi in Europa, Asia e Nordafrica. I progenitori delle nostre vacche domestiche furono sterminati nel XVII secolo.

L’uomo iniziò circa 6’000 anni a.C. ad addomesticare bovini, cioè all’epoca in cui i popoli europei diventavano man mano sedentari. Le vacche dell’antichità erano animali versatili: sia da latte, sia da macello, sia da lavoro. Nel XVI secolo il cavallo sostituì il bue come animale da traino. E nelle regioni alpine la selezione dei bovini si è spostata sempre di più verso la produzione di carne e di latte per la fabbricazione di formaggio.

Cambiamenti estremi



Dal XVIII secolo, con l’introduzione di criteri di allevamento volti ad incrementare la produzione, inizia a calare sensibilmente il numero delle razze.

Anche le dimensioni sono mutate in modo impressionante: verso il 1900, al di fuori dell’area alpina le mucche pesavano attorno ai 250kg ed erano alte 120 cm; raramente producevano più di 2’000 litri di latte all’anno. Oggi le lattifere ad alto rendimento pesano sui 750 kg, sono alte 145 cm e producono mediamente 6’000 litri di latte all’anno.

Le razze svizzere

Oggi la stragrande maggioranza dei bovini svizzeri appartiene a due razze: la pezzata rossa del Simmental (46%) e la bruna alpina o Swiss Brown (41%).

Alcune razze sono ormai divenute assai rare, Per esempio quella vallesana d’Hérens (in tedesco Eringer), che rappresenta ancora l’1% dei bovini svizzeri, e il bestiame di razza grigia dei Grigioni, il cui allevamento viene favorito dalla fondazione «Pro specie rara».

Praticamente scomparsa all’inizio del XX secolo, la grigia retica è tornata oggi a una popolazione di circa 1500 capi. Si tratta di un’animale piccolo, molto robusto e capace di produrre buone quantità di latte e carne anche quando il cibo è scarso.

Da quasi 1,5 milioni di capi nel 1906 il patrimonio bovino svizzero è passato a più di due milioni nel 1978. Nel 2000, in seguito all’incremento massiccio della produttività, il numero è di nuovo sceso 1’588’005 capi.

swissinfo, Rolando Stocker

1,5 milioni di bovini in Svizzera
Pezzate rosse del Simmental: 46%
Swiss Brown: 41%
Race d’Hérens: 1%

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