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I contagi da Covid-19 mai così in alto negli ultimi tre mesi

uomo con mascherina in un aeroporto
All'aeroporto di Ginevra-Cointrin vige l'obbligo di mascherina da martedÌ. Keystone / Salvatore Di Nolfi

Nelle ultime 24 ore, in Svizzera sono stati registrati 193 casi di contagio da coronavirus. Era da aprile che questo dato non era così elevato.

La cifra va naturalmente messa in relazione con i tamponi effettuatiCollegamento esterno, considerevolmente aumentati negli ultimi trenta giorni. Tuttavia, il numero di contagi registrato nelle ultime 24 ore ha di che far riflettere: è simile ad esempio a quello della vicina Italia, che conta però 60 milioni di abitanti a fronte degli 8,5 della Confederazione.

Complessivamente, dallo scoppio della pandemia i casi in Svizzera sono stati 34’802, secondo i dati comunicati mercoledì dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). Il numero di vittime è rimasto fermo a 1’703.

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La situazione è sotto osservazione in particolare a Ginevra, dove nelle ultime due settimane è stato registrato il maggior numero di casi. In questo cantone il tasso di incidenza è stato di 59 contagi ogni 100’000 abitanti, appena sotto il limite di 60 stabilito dal Governo elvetico per dichiarare zona a rischio uno Stato o una regione e ordinare così un obbligo di quarantene per le persone che provengono da queste aree.

Per cercare di correre ai ripari, da martedì nel cantone vige l’obbligo di mascherina per chi entra nei negozi. Una misura simile è stata finora adottata solo dai cantoni di Giura e Vaud. Le autorità sanitarie ginevrine stanno analizzando i nuovi casi per valutare se i focolai di infezione sono legati ai locali notturni. In tal caso, club e discoteche potrebbero essere chiusi.

Il servizio da Ginevra:

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Quarantena anche con test negativo

L’Ufsp ha anche indicato mercoledì che chi rientra in Svizzera dopo essere stato in un Paese con rischio elevato di contagio deve mettersi in auto-isolamento per dieci giorni, anche in caso di risultato negativo del test.

A volte per una persona infetta ci possono volere fino a cinque giorni prima che il tampone abbia esito positivo, ha spiegato all’agenzia Keystone-ATS l’Ufsp, sottolineando che è proprio “per questo motivo che abbiamo fatto questa aggiunta”.

L’Ufficio federale ha stilato un elenco degli Stati o delle regioni con rischio elevato di contagio – entrato in vigore lo scorso 6 luglio – per i quali è necessaria la quarantena. Inizialmente composta da 29 Paesi, lo scorso 23 luglio le autorità hanno portato il numero a 42. Tra le nazioni incluse vi sono ad esempio Lussemburgo e buona parte dei Balcani, mentre Svezia e Bielorussia sono state stralciate.

Chi non si annuncia alle autorità cantonali competenti entro due giorni, oppure chi viola la quarantena, può essere sanzionato con una multa fino a 10’000 franchi.

Partite e concerti per pochi intimi

Intanto, secondo quanto scrive martedì il Tages-Anzeiger, il limite di 1’000 persone applicato a grandi manifestazioni quali partite, concerti o altri eventi culturali rischia di durare a lungo. Il Governo sembra infatti intenzionato a prolungare questa misura, che scade il 31 agosto, sino alla fine di marzo 2021.

Un passo che – se fosse veramente compiuto – rischia di mettere in seria difficoltà il mondo culturale e sportivo.

Nel servizio la reazione di Gabriele Censi, titolare di una società attiva in Svizzera proprio nell’allestimento di concerti, festival e spettacoli.

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Per cercare di scongiurare un simile scenario, la Lega svizzera di calcio ha presentato mercoledì un piano di protezione che dovrebbe permettere di portare più spettatori negli stadi, riempiendoli almeno al 50% della capienza.

Il piano prevede l’obbligo della mascherina, la rinuncia ai posti in piedi e il divieto d’accesso per i tifosi della squadra ospite.

I dettagli nel servizio del TG:

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tvsvizzera.it/mar/agenzie con RSI (TG del 29.7.2020)

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