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Lara Gut, un’immagine nuova per vincere

Lara Gut presenta il suo nuovo logo. Keystone

La giovane sciatrice elvetica si sta preparando per il rientro alle competizioni. La pausa forzata - a causa di un infortunio all’anca - le ha fornito l’occasione per lavorare anche sulla sua immagine, una componente importante per chi punta al successo.

32 gradi all’ombra. Piena estate a Lugano. Chi ha il coraggio di pensare alla neve e agli sci?

Lara Gut ce l’ha. Lo deve avere. Infatti, si è posta un chiaro obiettivo: il 23 ottobre vuole partecipare alla prima gara di Coppa del mondo a Sölden, in Austria.

«Sto bene. Non ho più nessun dolore all’anca», afferma la 19enne, vincitrice di due medaglie d’argento ai campionati mondiali in Val d’Isère 2009 e grande speranza dello sci svizzero.

Il 29 settembre 2009, la giovane campionessa si era lussata l’anca durante un allenamento a Saas Fee alla vigilia dell’imminente inizio della stagione agonistica 2009/10. Operata pochi giorni dopo a Berna, aveva anche dovuto rinunciare ai Giochi olimpici di Vancouver svoltisi nel febbraio 2010.

Ora questa è storia passata. L’anca non si fa più sentire. «Solo le variazioni meteorologiche mi ricordano la caduta», sottolinea la sciatrice.

Nuova immagine

Lara Gut è visibilmente maturata dopo il suo infortunio. Abbronzata e di buon umore ha incontrato negli scorsi giorni la stampa.

«Nel periodo di riabilitazione ho riflettuto molto su me stessa e mi sono resa conto che la gente non mi vede soltanto come atleta ma anche come persona», spiega Lara Gut. Così, ha lavorato in maniera approfondita sulla sua immagine cercando di capirla e di definirla meglio assieme a dei professionisti.

Sono nati un logo (LG), un design colorato (scritta verde su sfondo nero) e una homepage: tutto ciò per sintetizzare le caratteristiche di un’atleta ottimista, sorridente e dotata di un certo sex-appeal.

Operazione di marketing? «No, presento ciò che sono e ciò che voglio essere», sostiene Lara. Un’immagine che durerà nel tempo, anche quando i successi sportivi saranno magari un lontano ricordo.

Talento da vendere

Lo sviluppo del nuovo marchio – affidato alla società Moser di Losanna – dimostra quanto il Team Lara Gut abbia a cuore la professionalizzazione e la commercializzazione di questo enorme talento. Oggi, questa è molto probabilmente la giusta via per restare ai massimi livelli nel mondo dello sport.

Ciò si riflette anche nel contratto con la società di management e marketing IMG, azienda che collabora con la ditta orologiera svizzera Rolex che sostiene oltre a Lara Gut anche gli svizzeri Roger Federer e Fabian Cancellara.

Lara Gut ha anche intensificato le presenze quale testimonial in vari eventi degli sponsor. Ultimamente ha partecipato – per esempio – ai festeggiamenti per il primo anniversario dell’apertura delle terme di Tamina a Bad Ragaz, nel canton San Gallo.

Il sei giugno è stata invece la madrina di una partita di calcio a Chiasso fra la Nazionale cantanti italiana, che da vent’anni si impegna in favore di progetti di solidarietà, e la selezione “Progetto Amore”, associazione ideata dal cantante ticinese Paolo Meneguzzi.

Un successo nato in famiglia

La giovane sciatrice si sente sostenuta dalla famiglia e dal suo Team, formato ora da sei persone fra le quali un preparatore atletico e un fisioterapista.

Anche il fratello minore Ian ha un ruolo importante. Ultimamente si è allenata per dieci giorni con lui. Ma naturalmente sono i suoi genitori le colonne portanti. Il papà Pauli e la mamma Gabriella hanno individuato prima di altri l’enorme talento nella figlia – a un anno e mezzo Lara aveva già gli sci ai piedi – e con la giusta ambizione lo hanno fatto emergere. Dall’anno scorso, dopo la partenza di Mauro Pini per Swiss Ski, Pauli Gut ha assunto il ruolo di allenatore principale.

Anche se Lara fa ancora parte di Swiss Ski, gode di uno statuto speciale che le permette di gestire uno staff indipendente e finanziato dagli sponsor. «Chi ha intenzione di competere in tutte e quattro le discipline deve avere un’assistenza individuale», sostiene papà Gut.

Il papà come allenatore? «Ci sono degli aspetti positivi e negativi. Una ragazza di 19 anni reclama anche una certa libertà. Ma noi non abbiamo nessun problema», sottolinea Pauli Gut.

Il Team Gut non ha dubbi sugli obiettivi per la prossima stagione agonistica: vogliono iniziare da dove si era fermati, dai successi. E a questo scopo stanno lavorando duramente e Lara Gut sembra pronta per ritornare a competere con le migliori.

Gerhard Lob, Lugano, swissinfo.ch
(Traduzione dal tedesco, Luca Beti)

È nata il 27 aprile 1991 e ha cominciato a sciare sulle nevi di Airolo all’età di un anno e mezzo.

La giovane campionessa (160 cm, 57 kg) vive a Comano, nei pressi di Lugano, con la madre Gabriella – docente di educazione fisica – il padre Pauli, anche lui insegnante e il fratello Ian.

La mamma Gabriella è originaria del Giura. Lara è cresciuta così bilingue (italiano e francese). Si esprime pure in tedesco, spagnolo e inglese.

Lara Gut è considerata una fra le sciatrici più promettenti della Svizzera.

I successi più importanti li ha conseguiti nei campionati del mondo di Val d‘Isère 2009 dove ha conquistato due medaglie d’argento, una nella super combinata e una in discesa.

Nella stagione 2008/2009 ha ottenuto in super gigante a St. Moritz il suo primo e unico primo posto in Coppa del mondo.

Il 29 settembre 2009 si è lussata l’anca destra durante un allenamento a Saas-Fee.

L’incidente le ha precluso la possibilità di partecipare ai Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010.

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