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Lago Maggiore, il lago delle Muse

Nel progetto "Lago Maggiore, Lago delle Muse", Ascona si presenta come Musa dell'arte moderna swissinfo.ch

Il Locarnese ha un'altra grande "star". Non solo il Festival del Film, ma anche il Lago Maggiore. Un progetto intende valorizzarne il patrimonio culturale.

L’iniziativa, promossa nel quadro dei programmi Interreg, vuole anche fare conoscere bellezze naturalistiche e paesaggistiche di indiscutibile valore.

“Muse’s lake, lago Maggiore, il lago delle Muse” – questo il titolo completo del progetto – è finanziato dall’Unione europea e dalla Regione Lombardia nell’ambito dei programmi Interreg IIIA Italia Svizzera (2000 – 2006).

Si tratta di un programma di iniziative comunitarie che riguardano la frontiera esterna all’Unione Europea tra l’Italia e la Svizzera. E in questo progetto il capofila per il Canton Ticino è il comune di Ascona, situato al nord del Lago Maggiore.

“Per Ascona – dichiara a swissinfo l’architetto Paola Cerutti, responsabile del dicastero cultura del comune – la partecipazione a questo progetto è indubbiamente qualificante”.

“E rappresenta – continua la municipale – il raggiungimento di un obiettivo, a cui sto lavorando da annni: l’avvicinamento di Ascona all’italianità, alle sue radici antiche, alle terre del Lago che sono parte della nostra storia e della nostra identità”.

Uno scrigno ricco di tesori

Primo obiettivo del progetto, spiegano i promotori “è la creazione di un archivio che raccolga tutte le informazioni utili sulle risorse culturali e gli eventi organizzati sul territorio. Le informazioni confluiranno in un’unica banca dati pubblica, veicolata da un nuovo portale internet”.

Un marchio ben riconoscibile, che sarà realizzato nel corso dell’anno prossimo, servirà inoltre a rafforzare la promozione transfrontaliera dell’intero progetto. E, soprattutto, di una regione straordinariamente ricca di storia.

“Se possiedi soltanto un cuore ed una camicia – scrisse il francese Stendhal nell’Ottocento – vendi la camicia e vieni a conoscere il Lago Maggiore”. Forse non tutti i personaggi famosi che approdarono sulle rive del Verbano lessero quelle parole o vi giunsero per gli stessi motivi.

Certo è che la loro presenza, o semplicemente il loro passaggio, sono ancora oggi una preziosa testimonianza. Basti pensare, ma l’elenco è lungo, a nomi come Flaubert, Verdi, Manzoni, Churchill, Klee, Bakounin, Jung, Hemingway.

Ma il Lago Maggiore vanta altri “figli” prestigiosi tra scrittori, poeti e artisti: il premio nobel Dario Fo, Harald Szeeman, Piero Chiara, Vittorio Sereni, Gianni Rodari, Dimitri.

Come nascono le muse

“Ogni comune del lago Maggiore – esordiscono i promotori – è per sua natura ricco di bellezze naturali e cultura.

Ma ognuno può essere distinto dagli altri ed identificato grazie ad una specificità culturale che lo caratterizza”.

Nell’ambito del progetto, il ruolo di ogni musa è quello di valorizzare il turismo culturale coinvolgendo in iniziative legate alla specificità culturale che la caratterizza, altre località del lago che posseggano caratteristiche, strutture o manifestazioni legate allo stesso tema.

“In tal modo – si legge ancora nel documento di presentazione – una piccola città, che da sola non sarebbe in grado di attirare un grande pubblico, potrà ampliare la propria offerta, quasi l’intero lago fosse un’unica città ed i singoli paesi quartieri fra i quali spostarsi. L’intero lago Maggiore diverrà quindi il fulcro di innumerevoli attività culturali”.

Ascona, Musa dell’arte moderna

Ascona, capofila del progetto per la Svizzera, si presenta come “Musa dell’arte moderna”. La cittadina vanta infatti un museo comunale d’arte moderna che va posizionandosi chiaramente all’interno di un percorso di collegamento fra nord e sud.

Da sempre Ascona, e specialmente agli inizi del Novecento, ha ospitato comunità di artisti giunti dal nord in cerca di ispirazione e ora ricordati nel centro del Monte Verità, la collina delle utopie.

Oggi la cittadina, attraverso il suo museo, punta alla creazione di un nuovo “centro culturale” che la valorizzi. E che si inserisca nei circuiti museali svizzeri ed europei.

Situato in un palazzo tardo cinquecentesco affacciato sui caratteristici vicoli di Ascona, il museo ospita anche la Fondazione Marianne Werefkin, l’artista russa considerata l’Amazzone del Cavaliere Azzurro.

“Il dicastero cultura – sottolinea Paola Cerutti – sta lavorando ad una programmazione di manifestazioni con il comune di Angera. I lavori stanno evolvendo molto bene e c’è anche l’idea di coinvolgere Stresa”.

“Le prime iniziative culturali – annuncia la municipale – partiranno quest’autunno e si susseguiranno nel 2006. E forse anche nel 2007. Le idee non mancano e la consapevolezza dell’importanza culturale del progetto è molto viva”.

Si inizia quindi in autunno con un convegno dedicato al restauro del Novecento inserito nel discorso della tutela e della conservazione del territorio e del suo patrimonio: archiettonico, naturalistico, artistico.

Perché guardando la storia attuale con gli occhi del passato, si può immaginare meglio il futuro.

swissinfo, Françoise Gehring, Ascona

Il progetto è finanziato dall’Unione europea e dalla Regione Lombardia, con 200 mila euro ciascuna
Il comune di Angera (capofila per l’Italia) e il partner Azzurra Tv partecipano con 100 mila euro
La Svizzera partecipa con fondi propri
Il progetto coinvolge, oltre alla Regione Lombardia, le province di Varese, Verbania, Novara e il Canton Ticino.
Sono 13, per ora, le muse del Lago Maggiore
Nel 2006 si prevedono la realizzazione del sito e del logo

Le muse finora indentificate dal progetto transfrontaliero sono 13, di cui una sola per la parte svizzera del bacino del Verbano. Ecco la lista:

Angera (Musa della storia), Ascona (arte moderna), Luino (letteratura), Porto Valtravaglia (umorismo), Laveno (rocche e delle fortificazioni), Sesto Calende (ecologia), Arona (esposizioni), Stresa (musica, filosofia e liberty), Pallanza (giardini) Ghiffa (turismo religioso), Cannero (collezionismo), l’area del Lago D’Orta (ambiente-immagine), Omegna (design)

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