Prospettive svizzere in 10 lingue

Lacune nella lotta contro il crimine organizzato

Massima allerta a Londra per il rischio di nuovi attacchi terroristi Keystone

Secondo gli esperti riuniti a Ginevra, i governi non fanno abbastanza in ambito di crimine organizzato poiché concentrano troppo l'attenzione sul terrorismo.

Essi affermano che alcuni Paesi impegnati nella lotta contro il terrorismo ritengono addirittura opportuno servirsi dell’aiuto del crimine organizzato. L’inasprimento della legge diventa così più difficile.

La conferenza di due giorni sul crimine organizzato, a cui sarà dato il via giovedì, riunisce una ventina di esperti, fra cui alcuni rappresentanti dell’Europol e della commissione parlamentare italiana anti-mafia.

Fra i temi in discussione si annoverano la ‘Ndrangheta o mafia calabrese’, l’impatto del crimine organizzato sul settore degli affari e i recenti sviluppi nel finanziamento del terrorismo internazionale.

«La situazione è diventata molto difficile e complessa per chi dirige la lotta contro il crimine organizzato», ha detto a swissinfo Nicolas Giannakopoulos, presidente dell’Osservatorio sul Crimine Organizzato (OCO) di Ginevra.

«Purtroppo, i buoni progressi fatti durante gli anni Novanta sono andati persi. Oggi ci si concentra poco sul fatto di tradurre in giustizia i colpevoli. Si pensa invece maggiormente a come utilizzare questi gruppi criminali per lottare contro il terrorismo».

Gruppi criminali

Secondo l’esperto dell’OCO, l’accento posto sulla lotta contro il terrorismo dopo l’11 settembre del 2001 ha permesso ai gruppi del crimine organizzato di moltiplicarsi e di decentralizzarsi in un breve lasso di tempo.

Per Giannakopoulos, gruppi tradizionali come la mafia italiana, messicana, russa, cinese e giapponese sono ancora attivi. Ma, oltre a loro, si sono sviluppati piccoli gruppi, incaricati di svolgere il «lavoro sporco», che rendono difficile alle autorità identificare chi tiene le redini delle operazioni.

Inoltre, altre organizzazioni criminali – come quelle del Brasile, Nigeria, Sierra Leone, Congo, Taiwan, Corea, Vietnam e India – si sono rafforzate.

«L’attuale orientamento dei governi in ambito di crimine organizzato non è chiaro. Talvolta hanno bisogno e si servono di questi gruppi criminali, altre volte invece li combattono. Questo atteggiamento implica una cattiva gestione del problema e non può che essere un invito ad adottare accordi sottobanco», afferma l’esperto.

Finanziamento del terrorismo

Un altro tema-chiave della conferenza è il finanziamento del terrorismo.

Mark Chesney, professore di finanza presso lo Swiss Banking Institute dell’università di Zurigo ritiene che sono stati fatti significativi passi avanti per lottare contro il flusso di fondi ai gruppi militanti. È però ancora necessario adottare nuove misure per proteggere i mercati finanziari.

Alla conferenza, Chesney presenterà un documento dettagliato nel quale specifica quali sono state le operazioni «inusuali» alla borsa di New York alla vigilia dell’11 settembre.

Le conclusioni a cui giunge il professore gli serviranno per provare che, benché siano state adottate nuove regolamentazioni concernenti il settore bancario, sussiste ancora una lacuna nella trasparenza e nell’attribuzione delle responsabilità in ambito di mercati finanziari.

In particolare, Chesney ritiene sia ora tempo che i governi agiscano contro le reti segrete dei gruppi offshore. Secondo lui questi gruppi rendono difficile perseguire i criminali che operano sui mercati finanziari.

swissinfo, Adam Beaumont a Ginevra
(traduzione, Anna Passera)

Il secondo forum di Ginevra sul crimine organizzato si tiene nella città romanda il 29 e il 30 settembre.

Fra i temi in discussione si annoverano il terrorismo, la mafia, il traffico di droga e l’impatto del crimine organizzato sul settore degli affari.

Gli esperti temono che i governi, troppo concentrati a combattere il terrorismo, tralascino la lotta contro il crimine organizzato.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR