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La violenza coniugale non è più un affare privato

In Svizzera una donna su cinque subisce violenza dal proprio partner Keystone Archive

La violenza domestica e contro il proprio partner verrà perseguita d’ufficio in Svizzera.

Entrambe le camere del parlamento elvetico hanno dato luce verde all’approvazione del progetto di legge, che libera le vittime dall’obbligo di sporgere denuncia.

Ha dovuto attendere sette anni, ma alla fine l’ex-consigliera nazionale Margrith von Felten ha avuto la soddisfazione di vedere approvata la propria iniziativa parlamentare. Alla fine del 1996 aveva proposto di perseguire d’ufficio gli atti di violenza a carattere sessuale commessi contro un coniuge.

Stupri, coazione sessuale, violenza carnale, lesioni personali semplici, ripetute vie di fatto o minacce esercitate all’interno di una coppia sposata o no, anche omosessuale, saranno d’ora in poi perseguite d’ufficio.

Tabù infranto

Per la consigliera federale Ruth Metzler-Arnold le nuove disposizioni hanno l’obiettivo di intensificare la repressione contro le violenze tra coniugi o conviventi.

Sovente – secondo le parole utilizzate dalla ministra della giustizia Ruth Metzler – la vittima preferisce tacere per vergogna, senso di colpa, dipendenza economica e sociale nei confronti dell’autore di tali atti.

Gli inquirenti, ha aggiunto la consigliera federale, hanno le mani legate quando vengono a conoscenza di casi simili. Si tratta d’atti che nella maggior parte dei casi rimangono impuniti.

Ora non sarà più così, giacché le aggressioni fisiche e le violenze sessuali all’interno della coppia – sposata o no – saranno considerati reati perseguibili d’ufficio e non più su querela di parte.

Per i reati meno gravi, ed appurato che non vi sono pressioni da parte dell’autore della violenza, il progetto di legge consente alla vittima di chiedere l’archiviazione del caso, che diverrebbe definitiva nel giro di sei mesi. Sono esclusi da questa procedura i reati più gravi come lo stupro e la coazione sessuale.

La violenza fra le mura di casa

In Svizzera più di una donna su cinque subisce delle violenze nel corso della sua vita coniugale.

La violenza tra le mura di casa ha molte facce che si esprimono attraverso forme di violenza verbale, psichica, economica, fisica o sessuale.

Molte donne nascondono le loro ferite o le giustificano con incidenti domestici, come una caduta dalle scale.

Fino ad oggi le autorità erano impotenti, perché il diritto permetteva di perseguire il delitto solo in caso di denuncia.

swissinfo e agenzie

In Svizzera una donna su cinque subisce violenza fisica o sessuale durante la vita coniugale o di coppia.

Il progetto di legge approvato dal Parlamento prevede il perseguimento d’ufficio di un reato che finora necessitava la denuncia della parte lesa.

Per i reati meno gravi il progetto di legge consente alla vittima di chiedere l’archiviazione del caso.

Una donna su due subisce violenza psichica all’interno della propria coppia
Ogni anno 10 mila donne maltrattate o minacciate fanno ricorso alla polizia
Il 21 % degli interventi della polizia concernono situazioni di violenza tra le mura di casa

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