La Svizzera si avvicina a derogare al divieto di riesportazione di armi in Ucraina
Una commissione del Senato del Parlamento svizzero ha proposto martedì di rinunciare al divieto di riesportazione di armi verso l'Ucraina, facendo seguito a un'iniziativa analoga della Camera bassa.
La commissione del Senato ha proposto di revocare il controverso divieto a condizioni rigorose: solo dopo cinque anni e solo in circostanze "eccezionali", secondo il servizio stampa del Parlamento.
Ciò avviene dopo che il mese scorso anche una commissione della Camera dei Rappresentanti aveva proposto una deroga al divieto.
"La maggioranza del comitato ritiene che la Svizzera debba contribuire alla sicurezza europea, anche fornendo maggiori aiuti all'Ucraina", ha dichiarato il comitato per la politica di sicurezza della Camera dei Rappresentanti.
Per entrare in vigore, la deroga dovrà essere votata dall'intero Parlamento.
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La Svizzera, tradizionalmente neutrale, ha dovuto affrontare le critiche di Germania e Spagna per aver bloccato le spedizioni di munizioni di fabbricazione svizzera all'Ucraina. Il mese scorso, in occasione del Forum economico mondiale di Davos, ha subito pressioni internazionali sulla stessa questione.
Il divieto deriva dalle disposizioni della legge sul materiale bellico, volte a impedire che le armi svizzere finiscano in zone di conflitto.
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