Prospettive svizzere in 10 lingue

La Svizzera può rinunciare alle centrali nucleari?

Il parlamento svizzero ha deciso di vietare nuovi impianti nucleari sul territorio elvetico. Questa svolta energetica è realizzabile? La Svizzera può rinunciare all’energia atomica? E con quali alternative? La vostra opinione ci interessa.

Dopo la Camera del popolo, anche la Camera dei cantoni ha deciso, con 30 voti contro 8, di non più rilasciare autorizzazioni per la costruzione di nuove centrali atomiche. 

I senatori si sono però espressi contro una “proibizione della tecnologia nucleare“, allo scopo di non impedire la ricerca in questo settore. Il dossier torna quindi Consiglio nazionale.

In base alla decisione del parlamento, le centrali atomiche esistenti saranno disattivate quando avranno raggiunto un ciclo di vita di 50 anni e non saranno sostituite. L’ultimo impianto dovrebbe quindi chiudere i battenti nel 2034.

In Svizzera circa il 40% dell’elettricità prodotta è di origine nucleare e proviene dalle cinque centrali atomiche di Beznau I e II, Mühleberg, Gösgen e Leibstadt. Questi impianti producono annualmente 26 miliardi di kilowattore (kWh).

Altri sviluppi

Altri sviluppi

Il parlamento svizzero dice addio all’atomo

Questo contenuto è stato pubblicato al È stato un “compromesso nel compromesso”, elaborato all’ultimo minuto dalla commissione preparatoria della Camera dei Cantoni, che oggi ha consentito di ottenere anche il nullaosta della maggioranza dei senatori su questa decisione di fondo. Una decisione che va nella direzione tracciata in maggio dal governo, poi confermata dalla Camera del popolo in giugno, ma che…

Di più Il parlamento svizzero dice addio all’atomo
Altri sviluppi

Altri sviluppi

Fukushima e l’inversione di rotta sul nucleare

Questo contenuto è stato pubblicato al Poi è venuto l’11 marzo e la catastrofe di Fukushima ha cambiato le carte in tavola. In diversi sondaggi condotti tra la popolazione, la stragrande maggioranza delle persone intervistate si è detta contraria all’energia nucleare. Preso atto che l’atomo non gode più del sostegno della maggioranza del Paese, socialisti e Verdi si sono affrettati a…

Di più Fukushima e l’inversione di rotta sul nucleare
Altri sviluppi

Altri sviluppi

L’onda di Fukushima scuote il parlamento elvetico

Questo contenuto è stato pubblicato al Non costituiscono una rivoluzione verde e nemmeno l’avallo definitivo al piano governativo di uscire a tappe dal nucleare. Ma le decisioni adottate l’8 giugno 2011 dalla maggioranza del Consiglio nazionale (Camera bassa del parlamento) segnano un cambiamento di rotta nella politica energetica della Confederazione. “Abbiate il coraggio di prendere questa decisione di principio”, ha detto…

Di più L’onda di Fukushima scuote il parlamento elvetico
Altri sviluppi

Altri sviluppi

Uscire dall’atomo, ma a quale prezzo?

Questo contenuto è stato pubblicato al Cinque franchi all’anno. È il costo dell’uscita dal nucleare a carico delle famiglie svizzere. Lo sostengono le organizzazioni ambientaliste, per le quali la rinuncia all’energia atomica (che in Svizzera fornisce il 40% dell’elettricità) e il passaggio a un nuovo sistema di approvvigionamento energetico offrono «la massima garanzia ai prezzi minimi». I numeri avanzati la settimana…

Di più Uscire dall’atomo, ma a quale prezzo?

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR