Vista sulle montagne ad est di Al Janoudiyah, nella provincia di Idlib.
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Il villaggio di Kureen è stato uno dei primi villaggi controllato dall’opposizione nel nord-ovest della Siria. Lo scorso 22 febbraio, l’esercito siriano ha attaccato il villaggio, dopo averlo bombardato per 7 ore. I ribelli hanno cercato di rifugiarsi nelle campagne circostanti.
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Dimostrazione dopo la preghiera del venerdì nel villaggio di Al Kastan, nella provincia di Idlib.
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Il villaggio di Kureen dopo l'attacco delle truppe siriane.
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Un ragazzo davanti a ciò che resta di una casa dopo l'assalto dell'esercito siriano.
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I funerali di quattro uomini e una donna di Kureen, uccisi durante l'attacco del villaggio.
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Un soldato dell'Esercito libero siriano si arrampica su un albero per scrutare quello che succede a Kureen, sottoposto a un pesante bombardamento.
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Quattro vittime dell'attacco preparate ad essere inumate.
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Membri dell'Esercito libero siriano entrano in Siria dalla Turchia, attraversando il fiume con mezzi improvvisati.
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Fori di proiettili in una casa di Kureen.
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Dei ragazzi cercano di arrampicarsi sui muri di una moschea di Idlib, dove sono stati posti i corpi di sette persone uccise negli scontri.
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Durante l'assalto a Kureen, i militari siriani hanno perquisito tutte le case.
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Soldati dell'Esercito libero siriano si riposano dopo una lunga marcia nella zona di confine tra Turchia e Siria.
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Un'altra scena di ordinaria desolazione a Kureen.
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Nei pressi del quartier generale dell'Esercito libero siriano ad Al Janoudiyah, in provincia di Idlib.
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Sette persone uccise in una casa abbandonata a sud di Idlib. Tutte e sette erano state arrestate un paio di mesi prima dalla polizia siriana.
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Negli ultimi mesi, il fotografo tedesco Timo Vogt è entrato due volte in Siria dalla Turchia assieme a un gruppo di ribelli. Le sue immagini testimoniano di un paese sull’orlo di una guerra civile generalizzata.
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Il massacro di Hula (108 uccisi) dello scorso 25 maggio è stato solo l’ultimo di una lunga serie di fatti di sangue attribuiti alle forze fedeli a Bashar al-Assad, che ha però negato qualsiasi coinvolgimento. Il paese è confrontato a un’escalation di violenza e il piano di pace di Kofi Annan non sembra per ora aver dato frutti. (Tutte le immagini Timo Vogt/Randbild).
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