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La scomparsa delle farfalle

Il macaone, una farfalla un tempo molto comune, oggi sempre più rara. Pro Natura

Due terzi delle farfalle diurne svizzere sono minacciati di estinzione. A suonare il campanello d'allarme è Pro Natura.

L’organizzazione ecologista ha lanciato una campagna per preservare gli habitat naturali degli insetti alati.

A metà degli anni Settanta Pier Paolo Pasolini, in un celebre articolo pubblicato nel Corriere della Sera, denunciava la “scomparsa delle lucciole” dalle campagne italiane.

Per lo scrittore italiano, la morte delle lucciole, conseguenza del degrado ambientale, era metafora di un mutamento epocale nella società e nella politica del suo paese.

Oggi Pro Natura denuncia il pericolo di scomparsa di un altro insetto, le farfalle. Lontana dalle metafore pasoliniane, l’organizzazione ambientalista ricorda però che salvare le farfalle significa anche preservare una parte della qualità di vita degli esseri umani.

Due terzi delle farfalle diurne in pericolo

Ma qual’è la situazione attuale delle farfalle in Svizzera? “Complessivamente, le specie presenti in Svizzera sono circa 3600”, spiega Franziska Wütrich, responsabile della campagna di Pro Natura in favore delle farfalle.

Le farfalle diurne svizzere, di cui la campagna di Pro Natura si occupa in modo particolare, sono suddivise in 192 specie. Di esse, circa due terzi sono iscritti nella lista rossa delle specie minacciate.

12 specie sono in serio pericolo di estinzione. Anche una farfalla un tempo comune come il macaone è diventata molto rara. “La lista rossa risale al 1994”, aggiunge Franziska Wütrich. “Bisogna ritenere che da allora la situazione sia peggiorata.”

Le cause: agricoltura, urbanizzazione e piante esotiche

Una delle cause principali per la diminuzione delle farfalle va ricercata nello sfruttamento agricolo intensivo. “Con la distruzione di siepi, aree incolte, piante selvatiche molte specie di farfalle perdono il loro habitat naturale”, osserva Franziska Wütrich.

Il ciclo di sviluppo degli insetti è impedito anche dalle falciature precoci dei prati in primavera, che distruggono le uova, e di quelle in autunno, che colpiscono le crisalidi.

Una seconda minaccia è l’estensione delle aree edificate. “Habitat preziosi per le farfalle sono vittima della costruzione di case e strade”, aggiunge la responsabile della campagna.

Problematiche sono infine le piante esotiche coltivate negli insediamenti. I giardini potrebbero infatti rappresentare un ambiente interessante per le farfalle. “Ma spesso le farfalle e soprattutto i bruchi dipendono da specifiche piante indigene”.

Le misure proposte da Pro Natura

Per proteggere le farfalle, Pro Natura intende innanzitutto sostenere, in collaborazione con esperti di entomologia, progetti specifici per la salvaguardia delle specie maggiormente minacciate. “Al momento sono previsti progetti in sei cantoni”, specifica Franziska Wütrich.

L’organizzazione vuole inoltre promuovere l’applicazione dell’Ordinanza federale sulla qualità ecologica, entrata in vigore nel maggio del 2001, che prevede il versamento di contributi ai contadini che rispettano criteri ecologici.

In particolare l’ordinanza prevede contributi per l’interconnessione di cosiddette superfici di compensazione ecologica, oltre che per la loro protezione. Proprio ciò che serve alle farfalle.

“Per noi molto importante è l’educazione al rispetto dell’ambiente”, dice ancora Franziska Wütrich. “Abbiamo anche progetti di attività per le scuole. Le classi vengono invitate a rendere la zona circostante gli edifici scolastici adatta alle farfalle.”

Farfalle, indicatori ambientali

Nella scelta delle farfalle come animali-simbolo della campagna di Pro Natura vi sono certo anche ragioni di comunicazione. “Le farfallle godono di grande simpatia”, ammette Franziska Wütrich. “D’altro canto molti studi dimostrano che sono un indicatore importante per i mutamenti ambientali”.

Dalla campagna potranno dunque trarre profitto anche altri animali, non da ultimo l’uomo. “Un ambiente adatto alle farfalle è anche un ambiente bello”, conclude la responsabile di Pro Natura.

“Io ancorché multinazionalista, darei l’intera Montedison per una lucciola”, scriveva ancora Pier Paolo Pasolini.

swissinfo, Andrea Tognina

Le maggiori minacce per le farfalle provengono dall’agricoltura intensiva, dall’estensione delle aree edificate e dalla scomparsa delle piante indigene dai giardini.

Per salvarle, occorrono aree incolte, ricche di vegetazione selvatica, possibilmente collegate tra di loro.

3600 specie di farfalle in Svizzera
192 specie di farfalle diurne
Due terzi sono in pericolo, 12 vicine all’estinzione

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