Prospettive svizzere in 10 lingue

La lingua del cantone mobile

Nomadi: la Svizzera ha deciso di proteggere la loro lingua. U. Walder/home.balcab.ch

Non solo romancio e italiano: è necessario salvaguardare e proteggere anche lo jenisch, la lingua parlata dai nomadi svizzeri.

Lo afferma il rapporto svizzero ai firmatari della Carta europea sulle lingue regionali e minoritarie.

La storia degli jenisch è simile a quella delle altre popolazioni nomadi d’Europa, ed è una storia fatta di denigrazione e discriminazioni.

All’inizio del XX secolo la Svizzera è stato uno dei primi stati a restringere in modo radicale la libertà di movimento degli zingari. A questo atto coercitivo si sono aggiunte poi altre pagine oscure della storia svizzera, come l’iniziativa “Bambini nomadi” della Pro Juventute.

Tra il 1926 e il 1973 almeno 600 bambini jenisch – ma fonti non governative ritengano che la cifra vada triplicata – furono strappati alle loro famiglie e affidati a genitori adottivi, rinchiusi in orfanotrofi o, peggio, in cliniche psichiatriche.

Perché tutto questo? Stando ai documenti dell’epoca, perché i nomadi sono “sventati, poco seri, con una cattiva reputazione” e, soprattutto, perché “non si sono mai presi cura dei loro bambini”.

Il lento cammino sulla via della riconciliazione

Le scuse della Pro Juventute sono arrivate nel 1982. Quattro anni più tardi anche la Confederazione, che aveva sostenuto l’iniziativa “Bambini nomadi”, presenta le sue scuse agli jenisch.

Ma si deve aspettare il 1998 perché appaia lo studio storico del professor Sablonier sull’argomento e perché la Svizzera riconosca pienamente le sue responsabilità politiche e morali.

Un ulteriore passo avanti è stato fatto con la pubblicazione del ventitreesimo volume del rapporto Bergier, curato da Thomas Huonker, che analizza la politica svizzera nei confronti delle popolazioni nomadi all’epoca del nazionalsocialismo.

Una lingua da difendere

Lo jenisch è stato spesso interpretato come una perversione di altre lingue, una specie di lingua franca ideata da ladri e malfattori. In realtà si tratta di una lingua come tante altre, anche se più di altre rischia di scomparire.

La Svizzera ha dunque deciso di inserire lo jenisch nel suo secondo rapporto ai firmatari della Carta europea delle lingue regionali e minoritarie. Lo jenisch viene riconosciuto come un idioma minoritario sprovvisto di un proprio territorio in Svizzera.

Il rapporto, approvato recentemente dal Consiglio federale, prevede che la Confederazione collabori con i rappresentanti nomadi al fine di elaborare proposte concrete per la salvaguardia e la promozione della lingua di questa minoranza.

Dati cercasi

Attualmente non sono disponibili dati precisi sullo jenisch in Svizzera. La popolazione jenisch nella Confederazione si aggira intorno alle 30’000 unità. Di questi solo un decimo sono ancora dediti al nomadismo.

La lingua, che viene usata esclusivamente a scopo di comprensione all’interno del gruppo, è ancora poco studiata. A livello fonetico e sintattico lo jenisch si avvicina allo svizzerotedesco, ma il lessico si rivela meno omogeneo e presenta elementi provenienti non solo dal tedesco, ma anche dall’area romanza o dallo yiddisch.

Nel 2001 Hansjörg Roth ha pubblicato un dizionario jenisch, basandosi su dati raccolti in Svizzera. Se l’opera non dispiace ai linguisti, è però criticata dagli ambienti nomadi, che la ritengono poco vicina alla realtà.

Tra le priorità della politica linguistica della Confederazione c’è dunque anche la raccolta di dati sullo jenisch in Svizzera e l’impegno a far conoscere questa lingua – e la cultura ad essa legata – al resto della popolazione.

Doris Lucini, swissinfo

Il Consiglio federale ha approvato il 18 dicembre il secondo rapporto sulle lingue regionali o minoritarie. La novità è rappresentata dall’introduzione – accanto ad italiano e romancio – dello jenisch come lingua da salvaguardare e promuovere.

Il comitato di esperti della Carta delle lingue regionali e minoritarie chiedeva anche l’introduzione dello yiddisch. La Federazione svizzera delle comunità israelite ha però giudicato superfluo l’impegno di promuovere una lingua come lo yiddisch “che non ha mai avuto il ruolo di lingua minoritaria nella Confederazione, anche se alcune persone lo parlano”.

30’000-35’000 persone jenisch in Svizzera
3’000 di queste sono ancora nomadi
Gli jenisch si trovano in Svizzera, Alsazia, Austria e parte della Germania del Sud
La popolazione è originaria dell’Europa del Nord

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