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Il futuro del design svizzero a Milano

Uno scorcio dello spazio espositivo di Pro Helvetia.
Uno scorcio dello spazio espositivo di Pro Helvetia nella House of Switzerland a Milano. Www.sebastiencrettaz.com

Milano capitale del design. Da ieri è scattata la "Milano Design Week 2022", in programma fino al 12 giugno. Come a ogni edizione, la presenza svizzera è significativa. Quest'anno tutta la vitalità del panorama del design svizzero è riunita in un unico spazio, nella cornice della Casa degli Artisti che da due mesi ospita 'House of Switzerland', il luogo di incontro tra Svizzera e Italia.

Dalle università elvetiche più promettenti alle realtà di design più affermate, numerose istituzioni, scuole e marchi si presentano in uno spazio di 1’250 mq, testimoniando la vitalità e il potenziale creativo della scena elvetica. Se fino allo scorso anno la presenza elvetica a Milano durante la settimana del design era sparsa un po’ per tutta la città, quest’anno (ecco la grande novità), grazie alla ‘House of SwitzerlandCollegamento esterno‘, tutto il mondo che ruota attorno al design svizzero è riunito sotto lo stesso tetto, in Via Garibaldi a due passi da Brera nel cuore del cosiddetto “FuorisaloneCollegamento esterno“.

“È fantastica questa soluzione”, ci dice Philippe Bischof, direttore di Pro Helvetia. “È la prima volta che lavoriamo tutti insieme, una gran bella collaborazione. Penso sia davvero una grande iniziativa”. Nello spazio espositivo milanese è infatti presente anche la nuova generazione di designer svizzeri selezionati e promossi dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro HelvetiaCollegamento esterno.

La mostra “Design Switzerland” di Pro Helvetia allestita alla Casa degli artisti è pensata come un’esposizione temporanea e fuori dal tempo. Lo studio “IIodeCollegamento esterno” ha concepito questo spazio come un luogo d’incontro, di interazione e di scambio intorno ai progetti di design e invita il pubblico a conoscere questi esponenti della nuova generazione di designer svizzeri.

Ma parlando di giovani designer elvetici, ha davvero ancora senso parlare di “design svizzero”? “Sì e no, risponde il direttore di Pro Helvetia, Philippe Bischof. Una delle nostre missioni è promuovere il design svizzero. In questo senso è certamente importante di parlare di ‘design svizzero’. Sappiamo tutti però che il mercato è molto più grande e in questo senso io direi che è importante parlare di design svizzero, ma non in un senso nazionale, piuttosto in un senso di potenziale”.

Futuro del design

La grande sala al pianterreno della Casa degli Artisti è stata allestita con materiali che giocano e dialogano con i nove progetti scelti (una delle condizioni per la selezione era infatti quello di essere coerenti con il concept e la scenografia della mostra). Questi ultimi, selezionati da una giuria, dovevano dare una risposta a una domanda di base: Come evolvono gli spazi vitali per una società in fase di trasformazione? In risposta a questo interrogativo, i giovani talenti del design svizzero presentano idee innovative, inclusive e sostenibili proiettate verso il futuro.

I progetti sono stati selezionati da una giuria, composta da Laetitia De Allegri e Damon Bonser, in tutto il territorio svizzero seguendo criteri di inclusività, equità, sostenibilità ed equità. Inoltre, i progetti dovevano soddisfare alcuni criteri, quali l’essere di designer emergenti ma con chiari obiettivi di business, ed essere coerenti con il concept e la scenografia della mostra allestita dallo studio IIode. Ecco gli studi di design selezionati: Alexandra Gerber StudioCollegamento esterno | Marc Gerber DesignCollegamento esterno | Renaud Defrancesco StudioCollegamento esterno | SalientiCollegamento esterno | Shizuka SaitoCollegamento esterno | Sébastien El IdrissiCollegamento esterno and MikafiCollegamento esterno | Studio EidolaCollegamento esterno | Studio NiederhauserCollegamento esterno | VevigCollegamento esterno

Cosa possiamo vedere nello spazio elvetico a Milano? Le proposte di nuovi studi di design emergenti spaziano da un materiale di costruzione per elementi d’arredo realizzato con gli scarti della produzione di birrifici svizzeri a un paravento in fibra di carbonio tessuto a mano fino a una sedia allungabile che può essere trasformata in una panchina in poche mosse. La mostra include inoltre una macchina intelligente per la torrefazione del caffè, che permette di tostare secondo le proprie preferenze individuali piccole quantità di caffè grezzo.

Tutti progetti (prototipi funzionanti dell’ambito del design d’interni) pronti per essere messi in produzione. Anzi. In alcuni casi, presenti a Milano non solo il designer ma anche le aziende pronte a investire. “È importante per noi – conclude Philippe Bischof – mostrare in questi eventi come i diversi partner che ruotano attorno al mondo del design lavorano insieme: c’è la creazione, l’industria, la formazione… e insieme creano l’economia del design”.

L’esibizione di Pro Helvetia alla ‘House of Switzerland’ è aperta tutti i giorni a partire dalla 10 alle 20 fino a domenica 12 giugno.



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