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La clonazione per la vita eterna

"Raël" ai piedi del modello dell'astronave che gli avrebbe portato il messaggio Keystone

L'annuncio aspetta conferma e la condanna è unanime. Ma i raeliani si vantano di aver clonato una bambina e aver così creato le basi di una nuova vita eterna sulla terra.

Marketing o verità per la ditta “Clonaid” di Raël che ha sede in Svizzera?

Raeliani: questo il nome della setta che domina la scena nella calma piatta dell’informazione del periodo festivo. Con l’annuncio della nascita del primo bimbo clonato hanno suscitato scalpore, malgrado manchi ancora la prova del successo.

Mentre la politica si è unita in un coro di condanna per il superamento di una soglia etica, la scienza ritiene che il successo è da ritenersi poco probabile. Ma il gruppo raccoglie alcune decine di migliaia di seguaci e dispone di risorse economiche rilevanti, aprendo incognite nuove.

Il messaggio degli UFO

La setta, nata negli anni ’70, è guidata dall’ex-giornalista francese Claude Vorilhon. La conoscenza che diffonde fra i suoi adepti è legata agli UFO. L’umanità sarebbe stata creata 25’000 anni fa da figure di aspetto umano provenienti da un altro sistema solare. Varilhon stesso sarebbe stato illuminato da una missione di extraterrestri chiamati “Elohim”, tornati sulla terra per annunciare questa nuova verità.

Contattato da swissinfo, il teologo e specialista di movimenti religiosi Georg Schmid ritiene che solo in Svizzera siano mille, forse duemila gli aderenti al pensiero di Varilhon o, come sarebbe stato chiamato dagli extraterrestri, “Raël”; un adattamento personale di non chiarita etimologia del popolo biblico di Israele.

“I raeliani non credono ad un paradiso cristiano o ad un nirvana orientale. Il superamento della morte si basa sulla fede nella scienza e – attraverso la clonazione – alla nuova vita sulla terra in un nuovo corpo”. Questo è per Schmid il motore che muove “Clonaid”, la ditta fondata dai raeliani per realizzare il sogno di una prossima vita sul pianeta attraverso la clonazione.

Capo carismatico

Varilhon, o appunto Raël, avrebbe passato sei giorni con gli “Elohim” nel 1973. Da allora propaga la sua ideologia legata ad una religiosità che gli esperti ritengono postmoderna. Il loro credo associa una ritualità di gruppo ad una fede incondizionata per la scienza.

“Il gruppo è radicale – afferma ancora Schmid – e il capo ha un ruolo dominante assoluto”. Come interprete del messaggio arrivato dallo spazio ha un assoluto diritto all’ubbidenza da parte degli adepti.
Svizzera liberale

Dalla loro base, ufficialmente dislocata a Ginevra, il gruppo che si fa anche chiamare “chiesa”, si è espanso in tutto il mondo. Soprattutto negli Stati uniti e in Canada. I membri sarebbero 55’000. Un numero rilevante che ne fa il gruppo più importante fra i diversi che dagli anni settanta si sono votati alle missive cosmiche.

La postazione svizzera è un rifugio. “In Francia i raeliani hanno dei problemi dal 1994. In quell’occasione il suicidio di massa della setta del “Tempio solare” ha portato ad un rafforzamento dei controlli sui movimenti spirituali non convenzionali da parte dello Stato”.

In Svizzera una commissione parlamentare ha redatto negli scorsi anni un rapporto in seguito alla strage in Francia. Un dramma che ha avuto dei risvolti anche in Svizzera. Ma non si è arrivati oltre il monitoraggio. Inoltre Schmid conosce almeno altre due sette attive in Svizzera che perseguono traguardi e idee simili.

“Quando si parla di credi religiosi in Svizzera siamo molto aperti. Se si trattasse di estremisti politici, avremmo paura. Ma appunto, fin tanto che un gruppo si occupa solo di spiritualità non si interviene”.

Gruppi pericolosi?

Diverse tragedie negli ultimi anni hanno dimostrato come dei gruppi religiosi marginali possano essere pericolosi. In occidente il pericolo è soprattutto legato ai membri stessi, da cui si richiede la lealtà totale.

“Raël esige da ogni membro anche i segreti più intimi e l’ubbidienza assoluta, creando una situazione molto pericolosa”, afferma ancora l’esperto. Il suicidio collettivo dei membri del “Tempio solare” del ’94 ne è un esempio. Adesso i raeliani chiedono alle donne del gruppo di offrire il loro utero per gli esperimenti di clonazione.

Ma anche a livello economico la dipendenza è grande. “Raël richiede per se almeno il sette per cento del salario. In caso di morte tutti i beni passano alla setta”. Inoltre più volte si è accusato il gruppo di abusi sessuali verso le donne.

“Non si è più sé stessi, bisogna rinunciare alla propria integrità”, afferma Schmid. Ma secondo l’esperto, malgrado il successo mediatico raggiunto negli ultimi giorni, il gruppo non dovrebbe vivere una nuova ondata di adesioni.

swissinfo

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