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La biodiversità minacciata

Solidago canadensis: una delle piante invasive presenti in Svizzera. www.unige.ch

Giovedì, in occasione della giornata internazionale delle Nazioni unite dedicata alla biodiversità, la Svizzera ha poco da festeggiare.

Negli ultimi dieci anni il numero di piante ed animali riportati sulla lista rossa delle specie in pericolo è cresciuto sensibilmente.

La legge del più forte? Sembra regnare nel nostro ecosistema dove innumerevoli piante ed animali si fanno sempre più rari a causa – tra l’altro – dell’avanzata di altre specie particolarmente invasive. Proprio alla gestione di piante ed animali esotici in grado di colonizzare rapidamente gli spazi dove vengono importati è dedicata la Giornata internazionale della biodiversità 2003.

Forti della loro capacità di adattamento, molte specie esotiche sono in grado di soppiantare le specie locali ed è proprio per questo che vengono considerate come una minaccia per la biodiversità. Il problema si sta facendo sentire anche in Europa. Non raggiunge tuttavia i livelli africani, dove il giacinto e la lattuga d’acqua stanno asfissiando i laghi, uccidendo i pesci e minacciando le risorse idriche.

«Per quanto riguarda la Svizzera le piante invasive non rappresentano un vero e proprio problema, anche se perturbano l’ecosistema di alcune zone protette, dove rappresentano una minaccia per delle specie già fragilizzate» dice a swissinfo Erich Kohli, capo della sezione Protezione delle specie e dei biotopi (UFAFP – Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio).

Una lista rossa sempre più lunga

Se le 11 specie di piante esotiche catalogate come invasive non rappresentano un grosso problema, lo stato della biodiversità in Svizzera non può però dirsi dei migliori. «Se compariamo la situazione in Svizzera con quella registrata in altri paesi europei, allora ci rendiamo conto che c’è una percentuale maggiore di specie che si trovano sulla lista rossa» dichiara a swissinfo Urs Tester, capo del gruppo per la biodiversità dell’organizzazione ambientalista Pro Natura.

«Ciò significa che queste specie stanno diminuendo in modo preoccupante o sono addirittura a rischio di estinzione. Il problema della protezione delle specie in Svizzera è molto serio». Sulla lista si trovano ad esempio moltissimi rettili: più dell’ottanta per cento delle specie presenti sul territorio.

Per tentare di arginare il problema Pro Natura ha messo a punto diversi programmi. Nel 2003 l’accento è messo sulle farfalle, ma anche altri animali presenti sulla lista rossa, come tre specie di rana, godono dell’attenzione di Pro Natura.

Impatto umano

Anche Erich Kohli, dell’UFAFP, conferma che negli ultimi dieci anni la situazione si è aggravata. «Sulla lista rossa si trovano più animali e più piante di qualche anno fa e questo a dispetto di tutti gli sforzi che abbiamo intrapreso per proteggere e conservare la natura».

Globalmente sulla lista si trovano il 40% circa delle specie animali e il 34% di quelle vegetali. «Se ci paragoniamo ad altri europei con un’alta densità di popolazione dobbiamo riconoscere che siamo leggermente sotto la media per quanto riguarda l’efficacia delle misure per la protezione dell’ambiente».

Per Kohli questo dato è da ricondurre al forte impatto dell’uomo sull’ambiente. «La pressione della popolazione, delle costruzioni, delle strade e anche del turismo è molto alta in Svizzera. Per questo è difficile mantenere intatti gli spazi vitali di piante ed animali».

L’esempio degli uccelli

Circa 190 specie di uccelli nidificano in territorio elvetico. Di queste il 40% è in pericolo. Ma la situazione è più complicata di quanto si potrebbe dedurre da questo dato tratto dalla lista rossa.

Negli ultimi 100 anni il numero di specie che nidificano in Svizzera è aumentato, ma nello stesso periodo la popolazione di specie molto diffuse, come il passero comune, è diminuita di più di un terzo.

L’Associazione svizzera per la protezione degli uccelli (ASPU – BirdLife Svizzera) cerca di monitorare la situazione, concentrandosi soprattutto sulle 50 specie più minacciate.

Esperimento sulle Alpi

Tre anni fa, una settantina di specialisti si sono recati in una zona alpina del canton Grigioni per cercare di determinare quante specie animali e vegetali si possono identificare nel corso di 24 ore.

Sono riusciti a scovare ben 2000 specie diverse. Secondo Jürg Müller, che ha partecipato all’esperimento in qualità di direttore del Museo di storia naturale di Coira, vi sono almeno 10’000 specie animali e vegetali sull’arco alpino che “attendono soltanto di essere scoperte”.

Pur essendo più ottimista di molti suoi colleghi, Müller sottolinea la difficoltà di stabilire liste precise delle specie minacciate: “Si considerano quasi sempre i mammiferi, gli uccelli, le farfalle e alcune piante, mentre si dimenticano spesso le specie di piccole dimensioni”.

swissinfo, Vincent Landon
(traduzione di Doris Lucini)

1,5 a 2,5 milioni di specie animali e vegetali sono conosciute a livello mondiale.
Sul nostro pianeta vivrebbero da 5 a 30 milioni di specie diverse.
Un terzo di queste specie rischiano di estinguersi nei prossimi 20 anni.

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