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L’ultimo saluto della Svizzera e degli amici a Balthus

Il famoso pittore francese di origine polacca, morto domenica scorsa all'etàdi 92 anni, riposa ora nei pressi del grande chalet di Rossinière dove viveva da 23 anni con la moglie Setsuko di origine giapponese Keystone Archive

Circa 350 persone hanno reso sabato mattina l'ultimo saluto a Balthus nella chiesa di Rossinière, nel Canton Vaud. Il pittore francese di origine polacca, morto domenica scorsa all'età di 92 anni, è stato sepellito non lontano dal grande chalet dove viveva da 23 anni.

Alla cerimonia funebre, celebrata alle 10 nella chiesa del paese, hanno partecipato familiari, amici e numerose personalità del mondo politico ed artistico. Tra di essi la consigliera federale Ruth Dreifuss, il cantante Bono degli U2, il principe Sadruddin Aga Khan, il fotografo Henri Cartier-Bresson, la top model Elle McPherson nonché rappresentanti dei governi francese e italiano.

Dopo la messa il feretro è stato trasportato da due cavalli ai piedi di una collina vicina allo chalet ed è stato seppellito. Bono ha in seguito cantato davanti alla tomba dell’amico.

Nato nel 1908 a Parigi da una famiglia aristocratica, è cresciuto in un ambiente frequentato da artisti come Pierre Bonnard e André Gide, Balthus ha trascorso regolarmente le vacanze in Svizzera al Beatenberg, nella regione del lago di Thun, fra il 1917 e il 1927. Si era poi stabilito in Svizzera nel 1977 insieme alla sua seconda moglie Setsuko, di origine giapponese, in un ex albergo costruito a forma di Chalet. Nel 1993 era diventato patrizio onorario di Rossinière.

Balthus ha firmato oltre 280 tele, numerosi disegni, acquarelli e scenografie teatrali. Fra le sue opere più note, «La Rue» (1933) conservata al Museum of Modern Art di New-York. L’artista è diventato celebre soprattutto per le scene d’interni con adolescenti: «La Victime» (1937), «Les Beaux-Jours» (1945-46), «La Chambre turque» o «Jeune fille au chat».

swissinfo e agenzie

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