Prospettive svizzere in 10 lingue

L’ONU critica di nuovo la politica d’asilo svizzera

Per l'UNHCR, alcune disposizioni sull'asilo elvetiche sono fra le più severe d'Europa Keystone

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha ribadito martedì le sue «serie preoccupazioni» per la revisione del diritto d'asilo in Svizzera.

Dopo il Consiglio degli Stati, anche quello Nazionale ha approvato l’insasprimento della legge sull’asilo. I verdi e la sinistra minacciano di lanciare un referendum.

Per l’Alto commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR), la nuova normativa sull’asilo (attualmente in discussione alle Camere), contiene alcune fra le disposizioni più severe d’Europa.

«Siamo delusi del fatto che malgrado il costante calo delle domande di asilo di questi anni, venga adottata una nuova legislazione restrittiva, che potrebbe rendere eccessivamente difficile l’accesso alla procedura per i veri rifugiati», ha dichiarato il portavoce dell’UNHCR, Ron Redmond.

Secondo le statistiche dell’ONU, le domande di asilo in Svizzera sono diminuite del 32% tra il 2003 e il 2004; nei primi sei mesi del 2005 il calo è stato del 44% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il numero della domande è al livello più basso dal 1987.

Documenti di identità

«Abbiamo espresso in più occasioni le nostre serie preoccupazioni», ha dichiarato il portavoce.

L’UNHCR si dice particolarmente allarmato dal fatto che soltanto i documenti di viaggio e di identità validi saranno presi in considerazione. Molti richiedenti l’asilo non hanno la possibilità di procurarsi simili carte prima di fuggire dal loro Paese, ha rammentato Redmond.

L’UNHCR chiede quindi alle autorità elvetiche di assicurarsi che nel trattamento di ogni caso individuale venga rispettata la Convenzione del 1951, la quale riconosce proprio il fatto di non possedere documenti di identità per chi cerca asilo fuori dalla propria terra, come è accaduto nel 1999 quando molti rifugiati provenienti dal Kosovo si misero in salvo dall’intervento militare serbo.

Pronti a collaborare

Lo scorso 18 marzo, l’organizzazione aveva già criticato l’inasprimento delle normative sull’asilo in Svizzera.

Nel ricordare che le osservazioni fatte in precedenza sono rimaste inascoltate, l’Alto commissario dell’ONU ribadisce la propria disponibilità a collaborare con Berna, per giungere ad un «sistema equilibrato ed efficace».

Alle critiche dell’UNHCR si sono associate anche alcune associazioni d’aiuto umanitario (Amnesty International Svizzera, Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati, Soccorso operaio svizzero), nonché la Federazione delle Chiese Protestanti della Svizzera.

Anche i verdi e la sinistra non gradiscono l’inasprimento della legge. La parlamentare lucernese Cécile Bühlmann ha già sin d’ora annunciato che sarà lanciato un referendum.

swissinfo e agenzie

Fra le misure d’inasprimento accettate martedì dalla camera del popolo si annoverano:

– la rinuncia all’ammissione umanitaria;

– l’esclusione d’ufficio dalla procedura per la maggior parte dei richierenti d’asilo sprovvisti di documenti d’identità;

– il rafforzamento dell’esclusione dell’aiuto sociale per i richiedenti d’asilo la cui domanda non è stata accolta;

– il raddoppio della durata massima di detenzione in vista del rinvio (da 9 a 18 mesi);

– la fissazione di perimetri d’attribuzione o di esclusione per gli stranieri che non hanno rispettato una decisione di rinvio.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR