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L’immunità e i suoi limiti

Reuters

La Corte costituzionale ha bocciato il lodo Alfano che conferiva un'immunità totale alle alte cariche dello Stato italiano. Anche ministri e deputati elvetici godono di una certa protezione, ma esclusivamente nell'esercizio delle loro funzioni.

Silvio Berlusconi è un uomo come gli altri. Per lo meno di fronte alla giustizia. Lo ha stabilito mercoledì la Corte costituzionale italiana invalidando il lodo Alfano, che garantiva l’immunità al presidente del Consiglio e alle altre tre più alte cariche dello Stato (presidente della Repubblica, del Senato e della Camera).

Secondo la Corte, la legge che prende il nome dal ministro della giustizia Angelino Alfano, e approvata dal governo Berlusconi nel giugno 2008, è anticostituzionale.

Con la soppressione dell’immunità verranno così riaperti i processi a carico del premier italiano, in particolare quello per corruzione in atti giudiziari nell’affare Mills e quello per reati societari nella compravendita di diritti televisivi Mediaset.

Un caso, quest’ultimo, che vede coinvolta anche la Svizzera. Su richiesta della procura di Milano, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha in effetti deciso di trasmettere alcuni documenti bancari relativi alla vicenda Mediaset. A inizio settembre, l’MPC ha pure chiesto all’Ufficio federale dei giudici istruttori l’apertura di un’inchiesta per far luce su presunti atti di riciclaggio di denaro.

Una legge italiana

La sentenza della Corte costituzionale italiana non ha affatto sorpreso il professore di diritto costituzionale all’Università di Friburgo, Adriano Previtali, per il quale il lodo Alfano si spingeva decisamente oltre.

«Non era conforme all’articolo sulla parità di trattamento sancito dalla Costituzione italiana: chi assume un’alta carica dello Stato non può essere privilegiato in quanto cittadino».

Il lodo Alfano, prosegue Previtali, è una legge propriamente italiana che non trova analogie in altri paesi. «Nemmeno la Corte suprema degli Stati Uniti ha mai accettato un’immunità generale».

Anche in Svizzera, aggiunge Thomas Fleiner, ex direttore dell’Istituto del Federalismo di Friburgo, una legge Alfano sarebbe considerata anticostituzionale. «Il Parlamento deve poter levare l’immunità di fronte a crimini gravi, anche se commessi prima di entrare in carica».

Immunità parlamentare

In Svizzera, spiega Adriano Previtali, la Costituzione garantisce l’immunità a tutti i deputati dell’Assemblea federale (camere riunite), ai membri del governo e al cancelliere della Confederazione.

«Le persone che coprono queste cariche – puntualizza – non incorrono in alcuna responsabilità giuridica per quanto esprimono nelle Camere e negli organi parlamentari. Nell’esercizio delle loro funzioni è quindi garantita la massima libertà di espressione. Ne va del corretto funzionamento delle istituzioni».

Ad aver beneficiato in passato dell’immunità parlamentare è stato ad esempio l’ex consigliere nazionale Christoph Blocher, “graziato” dopo essere stato accusato di aver fatto affermazioni a carattere razzista o antisemita.

La parola al Parlamento

Accanto a questa sorta di “immunità totale”, la legge prevede poi altre forme di immunità, come quella relativa all’esercizio delle proprie funzioni. «In questo caso – indica Previtali – per togliere l’immunità ci vuole l’approvazione del Parlamento».

Nel lontano 1991, il legislativo federale decise di revocare l’immunità al deputato socialista Jean Ziegler, dopo le sue aspre critiche nei confronti delle banche elvetiche. Ziegler dovette rispondere dell’accusa di diffamazione e fu condannato a pagare una multa.

Diverso l’esito per l’attuale presidente dell’Unione democratica di centro, Toni Brunner, accusato di aver violato il segreto di funzione trasmettendo all’esterno informazioni confidenziali. «In questo caso il Parlamento ha deciso di non entrare in materia».

Lo scandalo Kopp

«Per chi commette crimini di diritto comune non esiste invece alcuna immunità in Svizzera, contrariamente a quanto previsto dal lodo Alfano», aggiunge Adriano Previtali, rammentando la vicenda Kopp.

Nel 1989, l’allora consigliera federale Elisabeth Kopp fu condannata per violazione del segreto di ufficio e favoreggiamento. La sua telefonata al marito, in cui lo pregava di dimettersi dal consiglio di amministrazione di una società sospettata di riciclaggio, le costò il seggio in governo.

«La telefonata al marito non rientrava nei suoi compiti di funzione ed è quindi stata processata», conclude Adriano Previtali.

Luigi Jorio, swissinfo.ch

Nello scorso mese di settembre, il Parlamento elvetico ha respinto una serie di proposte che chiedevano la revoca dell’immunità dei membri del governo.

I deputati hanno stabilito che la ministra degli affari esteri Micheline Calmy-Rey non dovrà rispondere di fronte al giudice di alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa prima della votazione sugli accordi bilaterali con l’Unione europea dell’8 febbraio 2009. I suoi detrattori l’avevano accusata di aver male informato il popolo.

L’immunità dei consiglieri federali è stata protetta anche nel quadro della vicenda Tinner.

I ministri che hanno ordinato la distruzione di documenti inerenti al presunto caso di contrabbando nucleare tra Svizzera e Libia non saranno sottoposti a un procedimento penale.

Stati Uniti: i parlamentari dispongono dell’immunità per tutti i voti e le dichiarazioni politiche. Possono essere arrestati soltanto per alto tradimento, reati gravi e violazione dell’ordine pubblico.

La Costituzione non prevede un’immunità particolare per il presidente e altri membri del governo.

Attraverso lo strumento dell’impeachment, un presidente può però essere messo in stato d’accusa se sospettato di aver commesso crimini gravi nell’esercizio delle sue funzioni. È stato il caso per Bill Clinton (affare Lewinsky).

Francia: i parlamentari non sono responsabili per opinioni e voti espressi nell’esercizio delle loro funzioni. L’immunità cade invece per quanto affermato su giornali o nel corso di riunioni pubbliche o private.

Il presidente della Repubblica beneficia di un’immunità quasi totale. I ministri possono essere indagati in ogni momento.

Germania: Tutti i deputati godono dell’immunità. A decidere dei procedimenti penali a loro carico è il Bundestag (parlamento federale). Il Cancelliere e i suoi ministri sono sottoposti al diritto comune applicato ai funzionari.

Gran Bretagna: L’immunità è garantita soltanto al re o alla regina. Non concerne invece gli altri membri della famiglia reale, il primo ministro o gli esponenti del governo.

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