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L’estremismo di destra alla lente d’ingrandimento

L'estremismo di destra si manifesta spesso tramite l'abbigliamento o la capigliatura Keystone

Per un giovane che vuole lasciare un movimento di estrema destra, il sostegno di amici e famiglia è centrale. Lo rivela uno studio dell'Università di Basilea.

Sociologi e psicologi dell’ateneo renano hanno schizzato un ritratto degli estremisti di destra seguendo 40 di loro per tre anni.

Un giovane estremista di destra si distanzierà con più facilità dal gruppo al quale appartiene se ci è entrato senza grandi convinzioni ideologiche. Lasciare il gruppo è inoltre più semplice se si sono conservati degli amici e delle attività annesse.

Sono le conclusioni alle quali è giunto uno studio del Fondo nazionale condotto dall’Università di Basilea, la quale ha seguito 35 uomini e 5 donne di età compresa tra i 14 e 35 anni. Durante il periodo di osservazione (tre anni), 13 persone hanno lasciato la cerchia alla quale appartenevano, mentre dieci si sono distanziate parzialmente.

Due tipi di estremisti

Interrogandosi sui motivi che spingono un giovane ad aderire e ad abbandonare il movimento, i ricercatori hanno potuto distinguere due profili.

Dapprima vi è l’adolescente poco sicuro di sé, senza particolari convinzioni ideologiche o politiche, che ricerca la coesione del gruppo durante una fase instabile della sua vita. Si tratta del tipo «compensatore», sovente riconoscibile dall’abbigliamento.

Il secondo tipo, «l’ambizioso», è invece mosso da un’ideologia di estrema destra e vorrebbe cambiare la società in questo senso. In generale ha qualche anno in più e di preferenza sceglierà dei gruppi più strutturati e meno identificabili a partire dall’apparenza.

Contatto con gli stranieri

Data l’assenza di una motivazione radicata, il primo tipo sarà più incline a lasciare il gruppo al momento in cui si forgerà una personalità e un’identità propria.

Alla base di un cambiamento di attitudine – rileva lo studio – ci potrebbero essere dei contatti positivi e ripetuti con giovani immigrati. Un certo livello di saturazione può inoltre apparire nelle persone che si sono evolute dal punto di vista personale e che aspirano ad esperienze più variate e meno stressanti rispetto agli scontri permanenti con stranieri, polizia e giustizia.

Un allontanamento dal gruppo può anche essere sollecitato dalle procedure penali alle quali questi giovani sono confrontati. I ricercatori avvertono tuttavia che tali provvedimenti devono intervenire poco dopo il crimine. Chi infrange la legge deve poi essere obbligato a fornire uno sforzo personale, come ad esempio un lavoro sociale.

Non respingere i pentiti

Fondamentali nell’evoluzione del giovane estremista di destra rimangono la famiglia e, soprattutto, gli amici. Chi conserva delle attività personali e delle relazioni esterne avrà più facilità ad allontanarsi dal gruppo.

Per questo motivo, è importante che il vecchio circolo di amici non escluda «il pentito» al momento del suo ritorno.

Secondo i ricercatori, l’influenza della famiglia è invece meno forte. I genitori, a volte un po’ passivi, dovrebbero ricercare maggiormente il dialogo con i figli.

Pregiudizi latenti

Infine, gli psicologi e i sociologi renani avvertono che lasciare un gruppo di estrema destra non significa abbandonare automaticamente ogni pensiero discriminatorio o razzista.

Paradossalmente, il rischio sussiste in particolare presso i giovani senza grandi motivazioni politiche: essi non opereranno una riflessione profonda e conserveranno dei pregiudizi latenti.

swissinfo e agenzie

Secondo il Rapporto 2004 sull’estremismo realizzato della Confederazione, nel paese ci sono circa 1000 militanti e 800 simpatizzanti di estrema destra.
L’età media si situa tra 16 e 22 anni.
I ricercatori dell’Università di Basilea hanno seguito per tre anni 40 persone fra i 14 e i 35 anni appartenenti a movimenti di estrema destra.
Di questi, i due terzi avevano fra 15 e 20 anni e 35 erano uomini.
Durante la ricerca, 13 persone hanno abbandonato il movimento a cui appartenevano e 10 se ne sono distanziate.

Dall’inizio degli anni ’90, in Svizzera l’estrema destra non è più omogenea. I ricercatori dell’Università di Basilea hanno potuto distinguere quattro tipi di gruppi.

I grandi gruppi eterogenei e poco strutturati sono costituiti da adolescenti (12-18 anni circa) poco interessati dalla politica e che si distinguono soprattutto per il loro abbigliamento.

I movimenti più organizzati annoverano invece tra le loro file giovani di estrazione borghese e fortemente politicizzati.

Vi sono poi dei gruppi più piccoli che reclutano pure fra le famiglie borghesi, ma il cui livello politico è meno elevato.

Infine esistono dei gruppuscoli di «camerati» che operano in ambienti chiusi e che sono contraddistinti da una forte gerarchia e da posizioni estreme.

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