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L’anno scorso, 50 persone sono morte per mancanza di organi

Il governo prevede un servizio nazionale per gestire gli organi a disposizione dei pazienti Keystone

Il prelievo di un organo su una persona morta potrà essere compiuto soltanto se il donatore o i suoi parenti hanno dato il loro consenso. Il governo ha trasmesso al parlamento il suo progetto di legge sui trapianti. Intanto, lo scorso anno in Svizzera 50 persone in attesa di trapianto sono decedute per carenza di organi. A livello europeo la Svizzera è nel gruppo di coda quanto a donatori: 14 per milione di abitanti.

Diversamente da altri paesi europei, la Svizzera non dispone ancora di una legislazione uniforme per il dono di organi, di tessuti e di cellule. Con la nuova legge, il governo intende disciplinare un settore che oggi dipende da legislazioni cantonali o da direttive di ambienti privati.

Il Consiglio federale ha anche deciso di affidare la competenza per l’attribuzione di organi a un servizio nazionale centralizzato, per evitare discriminazioni verso i riceventi potenziali. Attualmente il coordinamento è gestito da Swisstransplant. È previsto che questa fondazione assuma il ruolo di un servizio nazionale centralizzato. Il governo pensa anche di limitare il numero di centri di trapianto se il bisogno si dovesse manifestare.

L’eccezione ticinese

Per quanto riguarda il dono di organi, fanno peggio della Svizzera solo Inghilterra e Olanda con 13. Ai primi posti gli spagnoli (34) seguiti da belgi (26) e austriaci (24). Tra gli svizzeri, i ticinesi danno esempio di generosità: 37 donatori per milione di abitanti.

L’exploit ticinese – secondo recenti dichiarazioni di Sebastiano Martinoli, primario dell’ospedale Civico di Lugano e vice presidente di Swisstransplant – è da ascrivere al programma cantonale «The Ticino Secret».

Se in futuro raggiungeremo in Svizzera la quota di 40 donatori per milione di abitanti potremo affermare di aver risolto la maggior parte dei nostri problemi, aveva detto Martinoli.

I centri specializzati

Con sei centri specializzati – Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, San Gallo, Zurigo – la Svizzera è rispetto alla popolazione, la nazione con le maggiori capacità di trapianto al mondo. «Ma purtroppo mancano i donatori: è una questione di cultura sociale», secondo il professor Philippe Morel, presidente del comitato medico di Swisstransplant.

Dal 1986 a fine 2000 sono stati effettuati in Svizzera 4989 trapianti di organi. La maggior parte erano reni (2881), seguiti da fegato (646) e cuore (585). Un trapianto di fegato costa in media 120.000 franchi, ma se il paziente muore per mancanza di donatori costa alla società 400’000 franchi.

Attualmente la vita di un rene trapiantato è in media di 12 anni, 10 per il fegato, 8 per il cuore e 7 per il polmone. La possibilità di effettuare un trapianto tra familiari prolunga ulteriormente la vita del ricevente.


swissinfo e agenzie

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