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L’anno d’oro di René Burri

La famosa foto del fotografo svizzero ritraente Che Guevara René Burri

Prima un’esposizione a Parigi, adesso una a New York e tra poco un’altra a Losanna. Per il fotografo svizzero René Burri il 2004 è sicuramente un anno speciale.

Le sue foto ritraggono personaggi famosi come Che Guevara e Picasso, ma anche gente comune incontrata, ad esempio, in Vietnam e Brasile.

La casa editrice Phaidon Press ha inoltre appena pubblicato un libro dedicato alla lunga carriera. Contiene un’ampia rassegna delle sue famose foto.

Proprio in questi giorni il “New York Times” ha dedicato un lungo articolo a Burri e alla sua esposizione allestita presso la Galleria Hermès.

Questa mostra rientra in una serie di manifestazioni che lo studio fotografico Magnum, per il quale Burri ha lavorato, sta allestendo a New York in maggio per ricordare i 50 anni dalla morte di Robert Capa, fondatore della Magnum, e di Werner Bischof, un altro grande fotografo elvetico morto in un incidente stradale in Perù appunto nel 1954.

L’opera di Bischof è ricordata in una mostra allestita dalla galleria Bruce Silverstein che resta aperta sino alla fine del mese.

Che Guevara con sigaro

“Utopia – Architettura e architetti” è il titolo dell’esposizione che presenta una rassegna di foto scattate da Burri tra il 1950 e il 1980, dedicate appunto ad architetti famosi e alle loro opere, come per esempio la casa disegnata da Luis Barragan e Andrea Casillas a San Cristobal in Messico.

Altre foto ritraggono Le Corbusier e la sua cappella di Ronchamps in Francia e edifici in Brasile.

Sono molto famosi anche i suoi ritratti. Il più conosciuto è sicuramente quello del 1963 che ritrae Che Guevara mentre fuma il sigaro. Quella foto ha ormai fatto il giro del mondo.

“L’ho vista riprodotta in T-shirts e persino in pacchetti di preservativi” precisa Burri al New York Times, ammettendo che è impossibile impedire tutto questo.

All’inseguimento di Picasso

Burri ha ritratto anche Giacometti al lavoro nel suo studio di Parigi. Fotografare Picasso non è stato facile. Nel 1953, Burri aveva visto a Milano Guernica. Volle conoscere l’autore.

Andò a Parigi dove rimase per una settimana davanti allo studio dell’artista, ma senza ottenere il permesso di incontrarlo.

Nel 1957, mentre si trovata a San Sebastian, in Spagna, lesse un articolo in cui si annunciava che il giorno dopo Picasso sarebbe stato a Nimes per assistere ad una corrida.

Burri partì subito e finì nello stesso albergo dove alloggiava il pittore. La fortuna lo aiutò e ben presto si ritrovò a contatto con l’artista ed ebbe modo di scattare le famose foto del pittore che allora aveva 75 anni.

Guerre e crisi

Durante la lunga carriera fotografica Burri, oggi settantenne, ha viaggiato molto e fotografato avvenimento ormai storici.

Era in Vietnam durante i primi anni della guerra, in Africa durante la crisi del canale di Suez, in Cina, a Cuba, in Brasile, nel Medio oriente e in tanti altri paesi.

Le foto sono raccolte nel libro “René Burri Photoghaphs” pubblicato in marzo dalla casa editrice Phaidon Press Inc.

Il libro, curato da Hans Michael Koetzle, contiene circa 400 foto ed è diviso in 21 capitoli: raccontano le varie fase di una carriera che era cominciata quando Burri aveva solo 13 anni e fotografò Winston Churchill in visita a Zurigo.

Burri attualmente vive a Parigi, dove all’inizio dell’anno il Museo europeo della fotografia gli ha dedicato una mostra dove sono state presentate 300 foto. L’esposizione ha attirato ben 40 mila visitatori.

A partire da giugno e sino alla fine di ottobre sarà possibile ammirare la stessa mostra al Museo de l’Elysée a Losanna. Sarà l’occasione per conoscere meglio l’opera di un fotografo svizzero d’eccezione.

swissinfo, Anna Luisa Ferro Mäder, New York

L’esposizione di New York è intitolata “Utopia – Architettuta ed architetti”;
Presenta una rassegna di foto scattate da Burri tra il 1950 ed il 1980;
A partire da giugno e sino ad ottobre sarà possibile ammirare 300 fotografie di Burri al Museo de l’Elysée a Losanna.

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